Coppia dell’acido, Alexander Boettcher chiede l’affidamento del figlio Achille
Dopo aver completato le procedure di riconoscimento della paternità, adesso Alexander Boettcher, condannato a 14 anni di carcere insieme alla sua amante e complice Martina Levato per l'aggressione con acido a Pietro Barbini, ha chiesto l'affidamento del figlio Achille, nato a Ferragosto dalla sua relazione con Martina.
Coppia dell'acido, Boettcher chiede l'affidamento del figlio Achille
La richiesta formale è stata depositata da uno dei legali di Boettcher, Valeria Brabanti. Il broker è così entrato ufficialmente nel procedimento in corso presso il tribunale dei minori di Milano, e che riguarda le procedure per l'adottabilità del bambino. Boettcher chiede in sostanza che il piccolo Achille venga affidato a lui o alla nonna materna, Patrizia Ravasi, anche lei ammessa ufficialmente nel procedimento. Sul futuro del bambino, che al momento si trova affidato in una comunità protetta per soli minori ed è affidato alla tutela provvisoria del Comune di Milano, ci sarebbe un fronte comune da parte di Alexander e Martina: entrambi non vogliono infatti che il bimbo venga affidato a terzi, e spingono affinché resti sotto la tutela di uno dei genitori o dei nonni.
Per decidere il futuro di Achille ci vorrà ancora del tempo: più breve, invece, dovrebbe essere la decisione dei giudici minorili o dei servizi sociali per permettere a Boettcher e alla nonna paterna di vedere il bambino, con modalità simili a quanto stabilito per la mamma Martina, che incontrerà suo figlio venerdì per la prima delle visite – una volta a settimana – decise dai giudici. Una comunicazione dovrebbe arrivare in tal senso entro la prossima settimana.