Comunali Milano 2016, Sala: “Anche a Milano sarà referendum pro o contro Renzi”

Lunga intervista del candidato sindaco di Milano per il centrosinistra Beppe Sala al quotidiano online Huffington Post. Mister Expo ha spaziato su diversi temi, dalla nuova emergenza migranti che si profila la prossima estate a Milano al rischio che anche le elezioni Comunali milanesi si trasformino in un referendum pro o contro il governo Renzi.

"Sull'accoglienza dei migranti si è raggiunto il limite"

Beppe Sala ha confermato all'Huffington Post alcuni dei punti del suo programma elettorale: dalla volontà di costruire una moschea – "Preferisco un luogo di culto trasparente e controllato piuttosto che dei sottoscala" – alla riqualificazione degli ex scali ferroviari e delle ex caserme con un'attenzione particolare al verde: "Abbiamo in città un milione di metri quadri di aree ex ferroviarie e ex caserme dove si può costruire, ma senza ridurre il verde". Sul fronte dell'immigrazione anche Sala, come l'assessore alle Politiche sociali di Milano Pierfrancesco Majorino (a capo della lista Pd che sostiene il candidato sindaco) ha detto che "si è raggiunto il limite: Milano è una città generosa ma lo sforzo che ci è stato chiesto è già stato molto alto".

Sala ha quindi negato di aver fatto proposte sugli assessorati all'ex pm Stefano Dambruoso (Scelta civica), mentre sulla possibilità che il partito di Enrico Zanetti presenti una lista civica a suo sostegno, ipotesi trapelata più volte, Sala si è mostrato possibilista.

Nell'intervista è stata affrontato anche il tema del rapporto tra il presidente del Consiglio Matteo Renzi e il candidato Sala, e soprattutto il rischio che, come accaduto sul referendum sulle trivellazioni, anche le prossime comunali milanesi possano trasformarsi in una sorta di referendum pro o contro Renzi: "Voglio essere sincero, quest’aria di sfida su Renzi si respira in tutta Italia e anche a Milano – ha detto l'ex manager di Expo -. Se l’effetto Renzi sarà un traino per noi o meno lo valuteremo nelle ultime due-tre settimane, a seconda di quale sarà il clima e l’agenda politica in quel momento".

Sul rinvio del bilancio Expo, Corrado (M5s) attacca: "Sala si ritiri"

Un altro argomento caldo affrontato nell'intervista è quello dello slittamento della presentazione del bilancio dell'Expo. I conti relativi all'ultimo anno di esercizio della società saranno presentati entro il 30 giugno, come ha detto il presidente del collegio dei liquidatori Alberto Grando. Il rinvio – Sala aveva più volte assicurato che il bilancio sarebbe stato presentato ad aprile – ha suscitato molte polemiche. Tra i più critici il presidente del Consiglio comunale Basilio Rizzo (avversario di Sala alle comunali con la lista Milano in Comune) e il candidato del M5s Gianluca Corrado. Quest'ultimo è arrivato a chiedere il ritiro di Sala dalle amministrative qualora i dati non vengano pubblicati entro fine aprile. L'ex commissario unico di Expo, però, sull'argomento è passato addirittura al contrattacco:

"Io auspico che quei dati escano prima del voto. Ma questo rinvio dimostra una cosa: chi mi accusava di essere reticente a dicembre, prima delle primarie, ha commesso un grave errore. A dicembre noi abbiamo fatto uno sforzo enorme e oggi i liquidatori dicono che i numeri saranno migliori di quelli che ho fornito io nel bilancio preventivo. Lo dicono loro, e io non ho nulla a che vedere con i liquidatori. Chi non prende atto di questo cerca solo polemiche strumentali".