Comunali Milano 2016, Parisi: “Carbonara o risotto alla milanese? Risotto tutta la vita”
Uno Stefano Parisi a tutto campo ha risposto agli utenti di Facebook durante il terzo appuntamento di "Parisi risponde". Dopo una falsa partenza, con un minuto di diretta poi interrotta per problemi tecnici, il manager romano scelto per contendere a Beppe Sala la poltrona di sindaco di Milano alle prossime Comunali – e che secondo gli ultimi sondaggi al primo turno sarebbe davanti a Sala – ha affrontato le domande di alcuni utenti del social network, spaziando tra temi più seri e altri faceti. Tra gli argomenti affrontati quello della pressione fiscale: "Abolirò l'addizionale Irpef – ha detto Parisi – e riporterò la pressione fiscale ai livelli dell'ultimo anno dell'amministrazione Moratti", ha spiegato, sottolineando come con la giunta Pisapia la pressione fiscale sia aumentata del 120 per cento.
Parisi ha poi annunciato che l'ex sindaco Gabriele Albertini, suo grande sostenitore e capolista della sua lista civica, "avrà un ruolo molto importante" all'interno della sua squadra qualora dovesse diventare sindaco, senza però specificare quale sarà questo ruolo. Il manager di Chili Tv ha anche delineato chi potrà essere il nuovo direttore generale del Comune, auspicando una soluzione interna a Palazzo Marino: "Dovrà essere un bravo manager, ma che abbia conoscenza della pubblica amministrazione".
Sulle unioni civili: "Nessuno farà l'obiettore di coscienza"
Nel corso della diretta Facebook il candidato di centrodestra ha avuto poi modo di tornare su una recente polemica col suo alleato Matteo Salvini in tema di unioni civili. Salvini aveva lanciato un "avvertimento" a Parisi, rilanciando la possibilità che i sindaci potessero rifiutarsi di celebrare nozze fra persone dello stesso sesso facendo "obiezione di coscienza" (posizione già sposata da alcuni sindaci leghisti). Parisi, che aveva già risposto dicendo che un sindaco non può fare l'obiettore di coscienza, ha ribadito e rafforzato il concetto: "Il sindaco non può fare l'obiettore, così come non lo farà nessuno nella mia amministrazione".
Tra gli argomenti affrontati anche i campi rom, sui quali il pensiero del candidato è invece più in linea con quello di Salvini e dei leghisti: "Oggi sono un luogo di illegalità e di problemi igienico-sanitari. i campi rom irregolari vanno sgomberati, quelli regolari vanno messi a posto o sgomberati se non si riesce. Non è possibile – ha affermato Parisi – che a Milano ci siano comunità che vivono nell'illegalità".
"Carbonara o risotto alla milanese? Risotto tutta la vita"
Tra molti argomenti seri, Parisi ha trovato anche il modo di manifestare, da romano, la sua "milanesità" acquisita. L'occasione è stata la domanda di una utente, che ha chiesto al candidato se preferisse la carbonara o il risotto alla milanese: "Risotto tutta la vita", ha risposto Parisi, che ha poi scherzato sul fatto che in questi ultimi giorni ne stia mangiando troppo: "Ma è leggero, poi si può correre in giro per la città", ha precisato. E sorge un dubbio: chissà quale tipo di risotto gli hanno fatto assaggiare.