Comunali 2016 Milano, patto tra il centrosinistra: primarie e poi lealtà al candidato
Un vero e proprio patto firmato da tutte le forze del centrosinistra milanese. È quello firmato venerdì 6 novembre, che sancisce la fine di una serie di rumors sul possibile slittamento delle primarie (o addirittura anche sulla loro possibile cancellazione) e potrebbe rappresentare di fatto il via libera alla candidatura dell'attuale commissario straordinario di Expo, Giuseppe Sala, a sindaco di Milano alle prossime Comunali 2016.
Il documento è stato siglato dalle nove forze ufficiali che compongono il centrosinistra milanese: tra queste naturalmente il Pd e Sel, con l'apposizione della firma della coordinatrice cittadina Anita Pirovano, e anche il Centro democratico di Bruno Tabacci. Si tratta di una carta importante alla luce di due elementi: in primo luogo viene confermata la data – il 7 febbraio 2016 – e soprattutto l'effettivo svolgimento delle primarie, più volte messo in dubbio in questo ultimi giorni. In ultimo, un passaggio nel testo rischia di pesare in maniera determinante sulla scelta di Sala di scendere in campo per la corsa alla poltrona di sindaco, al posto di Giuliano Pisapia: quello nel quale si dice che "i candidati ammessi alle primarie possono contare sul pieno e leale sostegno di tutta la coalizione in caso di vittoria".
Il patto dà il via libera alla candidatura di Giuseppe Sala
Qualora Sala si presentasse alle primarie e le vincesse, dunque, in linea teorica incasserebbe anche il sostegno di Sel, un partito che da sempre ha indicato in Pierfrancesco Majorino – attuale assessore a Palazzo Marino e appartenente alla corrente più a sinistra del Pd – il suo candidato preferito.
A questo punto si attende solo la conferma ufficiale dell'impegno da parte di Sala: martedì è previsto l'arrivo di Matteo Renzi in città per parlare del dopo Expo, e potrebbe essere l'occasione adatta. La raccolta delle firme per le candidature alle primarie è confermata dal 7 dicembre al 7 gennaio, date compatibili con la fine dell'attuale incarico di Sala, che ha sempre ripetuto di considerarsi impegnato con l'Expo fino alla fine dell'anno.
Tutti i tasselli all'interno del mosaico del centrosinistra milanese stanno così lentamente e faticosamente andando al loro posto. Unica nota stonata, l'assenza dei partiti più a sinistra del Pd (a parte Sel): tempo fa Rifondazione comunista ha d'altronde affermato che non parteciperà alle primarie. Due le alternative: la creazione di un soggetto più a sinistra dell'attuale coalizione o un accordo, magari in extremis, con chi uscirà vincente alle primarie. Ma se sarà Sala, come indicano alcuni sondaggi, sarà davvero molto difficile.