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Comunali 2016 Milano, la disoccupata Patrizia Bedori è il candidato sindaco del M5s

Patrizia Bedori, 52enne consigliera di zona 3, è il candidato a sindaco a Milano del Movimento 5 stelle. Unica donna tra gli otto attivisti in gara, ha lasciato il precedente lavoro quando ha avuto un figlio. Le sue prime parole: “La voce va data ai cittadini”. Non sono stati resi noti i dati su votanti e percentuali.
A cura di Francesco Loiacono
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Una disoccupata in corsa per Palazzo Marino. Può succedere se il partito si chiama M5s e se a votare per le primarie per il candidato sindaco in vista delle Comunali 2016 sono gli attivisti del Movimento. Patrizia Bedori, 52enne attualmente consigliera di zona 3, è il candidato a sindaco di Milano dei Cinquestelle. Il suo nome è arrivato nella tarda serata di domenica 8 novembre, dopo le 20, con qualche ritardo rispetto ai tempi preventivati. Ritardo forse dovuto al numero dei votanti. Peccato però che, subito dopo la proclamazione del vincitore da parte dell'unico consigliere comunale milanese del M5s, Mattia Calise, non siano stati resi noti né quanti hanno votato né le percentuali degli otto sfidanti che si contendevano la vittoria: "Questione di giorni – assicurano dal Movimento ai giornalisti che, dopo un'estenuante attesa, protestano per quello che tutto sembra fuorché trasparenza – si saprà tutto sul MeetUp".

Patrizia Bedori è attivista dal 2009

La neocandidata Patrizia Bedori era l'unica donna in corsa. Attivista dal 2009, ha lasciato il suo precedente lavoro quando ha avuto un figlio. Da qui l'etichetta di "disoccupata" che lei stessa aveva sottolineato durante la presentazione agli elettori prima delle primarie, lo scorso 2 novembre. Qualcuno tra il pubblico ironizza: "Ha detto così tante volte disoccupata che l'hanno votata". Bedori, impegnata in molti comitati di cittadini e battaglie civiche, è nota soprattutto per aver promosso un progetto per il risparmio della plastica nelle scuole attraverso il "Lunch box", la milanese "schiscetta".

"La voce va data ai cittadini"

Il nome della vincitrice è stato accolto da un boato da parte dei suoi sostenitori. Bedori è stata chiamata sul palco da Calise, di cui raccoglie il "testimone" come candidato sindaco: "Alle scorse elezioni l'importante era entrare – aveva spiegato Calise in precedenza – adesso corriamo per vincere". La neocandidata ha ringraziato tutti, visibilmente emozionata: "Sono onorata di essere la vostra portavoce, spero di farlo al meglio, cercherò di coinvolgere tutti voi per cambiare Milano: la voce va data ai cittadini, è il primo articolo della Costituzione".

Non si è presentato Casaleggio

Tra il pubblico non si è visto Gianroberto Casaleggio, mentre erano presenti tra gli altri il senatore Vito Crimi e il consigliere regionale lombardo Stefano Buffagni. Qualche mugugno, soprattutto tra i giornalisti, per la mancata comunicazione del numero dei votanti – orientativamente qualche centinaia – e delle percentuali dei singoli candidati. Per questi ultimi, però, non sembrano esserci problemi di trasparenza: "Sarà tutto messo online a breve – ci spiega uno di loro, Livio Lo Verso – non c'è assolutamente nessun problema". Lo Verso si è detto anzi molto contento dell'elezione di Patrizia Bedori – "Adesso saranno cazzi suoi", ha commentato in maniera colorita -, anche se ha candidamente affermato di aver votato per se stesso.

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