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Comunali 2016 Milano, Di Pietro: “Il Pd non mi vuole alle primarie”

Antonio Di Pietro annuncia la sua intenzione di partecipare alle primarie di centrosinistra per il sindaco di Milano, anche se il Pd ha già dichiarato di volerlo escludere: “Per non farmi candidare, il Pd metterà una clausola nelle regole per le primarie. Quando non gli va bene qualcuno mettono clausole per non farli candidare”.
A cura di Francesco Loiacono
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Antonio Di Pietro torna a parlare della sua possibile candidatura a sindaco di Milano in vista delle Comunali 2016. L'ex magistrato, simbolo di Mani Pulite, è intervenuto ai microfoni di Radio Cusano Campus, l’emittente dell’Università degli Studi Niccolò Cusano. Tra gli argomenti affrontati la sua volontà di partecipare alle primarie di centrosinistra, osteggiata dal Pd, e un commento sull'ultimo nome emerso nel centrodestra come possibile successore di Giuliano Pisapia, ossia il direttore de "Il Giornale" Alessandro Sallusti.

"Per non farmi candidare il Pd metterà una clausola"

"Ho dato la mia disponibilità a candidarmi alle primarie del Pd, che ha mandato un comunicato con scritto: ‘Di Pietro mai'", ha spiegato l'ex pubblico ministero di Tangentopoli. Di Pietro sembra in cerca di un appoggio in vista delle Comunali, ma la situazione per lui appare problematica: "Il Movimento 5 Stelle – che intanto ha scelto la sua candidata, sarà Patrizia Bedori, ndrha detto che ho già fatto politica e quindi non vado bene. Nel centrodestra non mi candido perché non ho buoni rapporti". Insomma, l'ex leader dell'Italia dei valori ha difficoltà a trovare una collocazione: "Per non farmi candidare, il Pd metterà una clausola nelle regole per le primarie. Quando non gli va bene qualcuno mettono clausole per non farli candidare. Devono dirlo chiaramente che non mi vogliono. Ma li capisco perché questo Pd gestito in questa maniera non lo condivido". Le regole per le primarie non sono ancora state rese note, ma si ipotizza che saranno messi dei paletti per impedire la candidatura di chi, negli scorsi anni, ha ricoperto incarichi in partiti alternativi al centrosinistra.

Su Sallusti: "È un buon candidato per far perdere il centrodestra"

Nel centrodestra l'ultimo nome che circola con insistenza, promosso da Silvio Berlusconi, è quello del giornalista Alessandro Sallusti: "È un buon candidato per far perdere il centrodestra a Milano", sostiene Di Pietro, convinto che il sindaco di una città debba fare gli interessi di tutta la collettività e non essere "settario e parziale". Il direttore de "Il Giornale" secondo l'ex magistrato rappresenta "una parte di quel popolo che esprime i suoi mal di pancia in maniera violenta e irriguardosa"  nei confronti degli altri.

Sul terrorismo: "Dovremmo essere tutti poliziotti di noi stessi"

Nel corso dell'intervista Di Pietro è intervenuto anche sulla sua candidatura alla carica di direttore generale di Ilspa (Infrastrutture lombarde, controllata della Regione Lombardia che si occupa dei grandi appalti), della quale si era parlato dopo l'arresto dell'ex dg Antonio Giulio Rognoni: "Ho presentato anche io la domanda, perché avevo una certa esperienza, forse qualcosa c’azzecco. Invece mi è stato detto che la mia domanda era inammissibile perché non avevo sufficiente esperienza".

Infine, un commento inevitabile sull'allarme terrorismo dopo gli attentati di Parigi: "Sicurezza e libertà sono due diritti fondamentali ma è ovvio che bisogna metterli insieme. Non mi lamento e chiedo ai cittadini di non lamentarsi del fatto che ci sia più controllo e più prevenzione". Sull'allerta terrorismo secondo Di Pietro il governo Renzi sta facendo bene: "Sta collaborando con la realtà internazionale per confrontarsi con un’indeterminata cerchia di terroristi che ci vogliono ammazzare". Da Di Pietro arriva poi un invito al mondo musulmano, dal quale può arrivare "un grosso aiuto a contrastare l’Isis", poi ha affermato: "Dovremmo essere tutti poliziotti di noi stessi. Se vedo qualcuno sospetto devo segnalarlo alle autorità, poi magari se mi sono sbagliato gli chiedo scusa".

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