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Comunali Milano 2016, spunta Di Pietro: “Mi candido a sindaco”

L’ex magistrato, protagonista a Milano negli anni di Tangentopoli, lancia la sua candidatura a Palazzo Marino per il 2016 e punzecchia Pisapia: “Lui sorride, io userò il pugno di ferro”.
A cura di Francesco Loiacono
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antonio di pietro

Le prossime elezioni comunali a Milano si terranno nel 2016. Una data ancora lontana per molti, ma non per Antonio Di Pietro. L'ex magistrato, che nel capoluogo lombardo fu grande protagonista nella stagione di Tangentopoli nei primi anni '90, in due interviste rilasciate al Corriere della sera e al Fatto quotidiano ha annunciato di volersi candidare a sindaco di Milano. Una rivelazione che, se da un lato fa pensare ad una boutade, dall'altra non giunge del tutto inaspettata. È da diverso tempo, infatti, che Di Pietro mostra la sua attrazione per la Lombardia e il sistema politico che vi è attorno. Lo scorso marzo, dopo l'arresto del direttore generale di Infrastrutture lombarde spa, Antonio Giulio Rognoni, Di Pietro si era proposto come suo successore, dichiarando di aver inviato la propria candidatura, poi rimasta senza esito. Ma da allora il suo nome è stato spesso accostato a Milano, soprattutto quando altri arresti eccellenti, a maggio, hanno scoperchiato la presunta "cupola degli appalti" nata per spartirsi i soldi legati ad alcuni appalti per l'Expo 2015 e la sanità lombarda. La dimensione dello scandalo, unito al nome di alcuni protagonisti come Gianstefano Frigerio e Primo Greganti, già coinvolti in Tangentopoli, avevano riportato in auge il nome dell'ex magistrato di Montenero di Bisaccia. Che, difatti, nelle interviste recenti ha dichiarato: "Milano non è cambiata dagli anni in cui ero in Procura. Dopo oltre vent'anni i problemi e anche le persone sono le stesse".

Riguardo al possibile schieramento che potrebbe sostenere la candidatura di Di Pietro, lo stesso non ha nascosto le sue simpatie verso Grillo e il M5S. D'altronde, l'esperienza con l'Italia dei valori, il partito da lui fondato nel 1998, pare essere ormai archiviata. C'è però, un ostacolo, e cioè il fatto che i grillini scelgano dalla base i propri candidati. E la figura di Di Pietro, legata a quella di una vecchia classe politica invisa al Movimento, difficilmente potrebbe racimolare consensi. Molto remota anche la possibilità che Di Pietro si presenti con il centrosinistra, passando per le primarie. Resta comunque il fascino di un nome che, se davvero dovesse puntare alla poltrona di Palazzo Marino, di sicuro renderebbe molto vivace la campagna elettorale contro i suoi ipotetici sfidanti. Da un lato il sindaco in carica, Giuliano Pisapia, su cui Di Pietro dice: "A Pisapia riconosco riconosco una simpatica semplicità. Ma in questo momento non serve un sindaco che sorride, serve un sindaco col pugno di ferro". Dall'altra parte il segretario della Lega, Matteo Salvini, con il quale si profilerebbe un duello quasi epico, Nord contro Sud.

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