Comunali 2016 a Milano, il sindaco di Assago: “Pronto a candidarmi se Berlusconi chiama”

Dopo il rifiuto da parte di Paolo Del Debbio, le speranze del centrodestra di strappare il Comune di Milano al centrosinistra alle prossime Comunali 2016 saranno affidate a Graziano Musella? L'interrogativo in realtà solleva molti dubbi. Perché se è vero che il nome di Musella, sindaco di Assago (alle porte di Milano) per 24 anni e sei mandati (non consecutivi), ha iniziato negli ultimi giorni a circolare su alcuni siti e giornali, è anche vero che sembra più un'autocandidatura che non una vera e propria investitura politica da parte di Silvio Berlusconi. Tanto che lo stesso Musella, uscito allo scoperto dopo le prime smentite, ha dichiarato a una radio locale: "Se Berlusconi dovesse chiamarmi, io sono pronto". Ma di telefonate del leader di Forza Italia, al momento, non ce n'è traccia.

Comunali 2016 a Milano: ancora nessun accordo nel centrodestra

Il "sindaco perpetuo" Musella mostra comunque di pensare davvero a una sua possibile ascesa dal comune dell'hinterland fino a Palazzo Marino. E d'altronde, un po' di autoconvincimento è lecito, dal momento che ad oggi dal centrodestra non è ancora arrivato un nome forte che sia in grado di compattare lo schieramento, mettendo d'accordo tutte le anime, soprattutto la Lega di Matteo Salvini e Roberto Maroni. Tante fin qui le candidature "bruciate": Del Debbio, ma anche gli ex ministri Maurizio Lupi e Paolo Romani, il presidente di Assolombarda Gianfelice Rocca e la deputata Daniela Santanchè. Al momento resiste solo l'ex sindaco di Segrate Adriano Alessandrini: lui, al contrario di Musella, è stato effettivamente indicato da Berlusconi come possibile candidato sindaco per Milano.

Graziano Musella pronto a candidarsi a sindaco di Milano

Musella ha dalla sua alcune carte: incarna uno spirito anti-tasse che potrebbe tornare utile al centrodestra. Ad Assago per quattro anni consecutivi non ha fatto pagare né Imu né Tasi ai cittadini. Ha dalla sua, naturlamente, una lunga esperienza nell'amministrazione di una città (seppure di dimensioni molto inferiori a Milano) e afferma di non temere confronti con i candidati "intellettualoidi" della sinistra, "quelli che nei tavoli televisivi la sanno lunga". Secondo Musella Berlusconi dovrebbe puntare su uomini "che facciano riscoprire e valorizzare il valore della semplicità, ossia della via semplice nella politica, perché semplicità vuol dire pragmatismo e azione". Chissà se l'ex premier tenterà davvero l'azzardo, puntando su di lui.