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Comunali 2016 a Milano, Berlusconi fa due nomi per i candidati: Del Debbio o Alessandrini

Nel corso di una festa tenutasi a Milano lunedì sera, Silvio Berlusconi ha fatto due nomi di possibili candidati a sindaco del capoluogo lombardo per le prossime Comunali 2016: sono il giornalista Paolo Del Debbio e l’ex sindaco di Segrate Adriano Alessandrini. Il primo ha però già più volte declinato la proposta.
A cura di Francesco Loiacono
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Una conferma – che però sembra già un'idea sorpassata – e una novità. Silvio Berlusconi ha fatto due nomi per il candidato sindaco di Milano alle prossime Comunali 2016. Ma se uno, quello del giornalista (e ideologo di Forza Italia) Paolo Del Debbio, circola ormai da tempo, l'altro è in qualche modo una novità. È quello di Adriano Alessandrini, ex sindaco di Segrate (comune nel cui territorio sorge Milano 2, il quartiere residenziale modello progettato dalla Edilnord di Berlusconi all'inizio della sua carriera). Alessandrini ha ricoperto due mandati: nell'ultimo, nel 2010, venne eletto con oltre il 57 per cento dei voti. Significativo il fatto che, dopo la sua rinuncia a un terzo mandato, il centrodestra abbia perso Segrate alle ultime amministrative.

Comunali 2016 a Milano, Berlusconi fa due nomi: Del Debbio o Alessandrini

I nomi di Del Debbio e Alessandrini, secondo quanto riporta il Corriere della sera, sono venuti fuori lunedì sera, nel corso della cena di compleanno organizzata dalla ex europarlamentare di Forza Italia Licia Ronzulli. Non era presente Paolo Romani, indicato negli scorsi giorni come possibile candidato a Palazzo Marino ma di fatto bocciato dal segretario della Lega Matteo Salvini. È da lui, nei fatti, che dovrà passare il nome del candidato di centrodestra, a meno che non si passi dalle primarie, come chiesto lunedì dall'ex ministro Maurizio Lupi. Al segretario continua a piacere Del Debbio, anche se il giornalista ha ribadito che non intende cambiare mestiere. Salvini confida però di riuscire a convincerlo, come ha rivelato alla trasmissione radiofonica La zanzara su Radio 24: "Proverò ancora a convincerlo, perché lui conosce e ama la città, ed è lontano alle beghe di partito".

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