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Como, vigile scortese multa un automobilista e gli dice: “Non sono pagato per essere educato”

Un automobilista di Como è stato multato da un vigile urbano, che lo avrebbe poi apostrofato in maniera poco cortese. L’agente della polizia locale ha poi aggiunto: “Non sono pagato per essere educato”. L’automobilista si è fatto mettere a verbale tutto, pagando la sanzione ma chiedendone l’annullamento. Ironia del destino: l’episodio reso noto proprio oggi, giornata mondiale della gentilezza.
A cura di Francesco Loiacono
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Oggi, 13 novembre, è la Giornata mondiale della gentilezza. Chissà se il vigile urbano che ha multato un automobilista a Como, apostrofandolo in maniera scortese, ne era a conoscenza. L'episodio è riportato dal "Corriere della sera". Un uomo, docente universitario, è stato multato per aver sostato in uno spazio adibito a carico e scarico merci in via Borsieri. L'automobilista, che stava cercando un parcheggio, afferma di aver visto un'auto uscire da un posto e di essersi fermato per discutere con il conducente di un furgone che nel frattempo gli aveva suonato il clacson, per capire se poteva parcheggiare o no. In quel momento, un solerte vigile urbano di Como è intervenuto per multare l'uomo. Quando il conducente ha cercato di spiegare la situazione al vigile, ha ricevuto una risposta poco cortese e l'ha fatto presente. Per tutta risposta il pubblico ufficiale gli ha detto: "Un agente municipale non è pagato per essere educato".

L'automobilista multato si è fatto mettere a verbale la risposta scortese

A questo punto l'automobilista ha preteso che la prima risposta scortese e la successiva affermazione del vigile venissero messe a verbale. Così è stato: l'automobilista si è presentato al comando dei vigili, ha pagato il dovuto (28,70 euro, per via dello sconto per il pagamento entro i cinque giorni dalla sanzione), ma ha poi fatto richiesta per l'annullamento. Ha anche deciso di inviare una fotocopia del verbale, con su scritto nero su bianco il comportamento del vigile, al comandante della polizia locale di Como. Il capo dei vigili, secondo quanto riporta il Corsera, non era al corrente del comportamento del suo agente: un comportamento sicuramente "da censurare" se confermato.

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