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Como, truffa a una donna malata di tumore: il finanziere Alessandro Proto patteggia quattro anni

Il sedicente finanziere Alessandro Proto ha patteggiato una pena di quattro anni di reclusione per aver truffato una donna malata di cancro. Si era fatto consegnare 130 mila euro dalla donna raccontandole di avere perduto una figlia di dieci anni per un tumore e di dover sostenere le spese per rimpatriare la salma dalla Svizzera. Era arrivato anche a promettere un interessamento per una cura innovativa contro il tumore, in realtà inesistente. Prima dell’arresto, nel mese di giugno, era già noto come “re della truffa” per aver millantato affari immobiliari. Ha precedenti anche per violazioni finanziarie.
A cura di Simone Gorla
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Alessandro Proto ha patteggiato una pena di quattro anni di reclusione per aver truffato una donna malata di cancro, alla quale aveva sottratto 130 mila euro raccontandole di avere perduto una figlia di dieci anni per un tumore e di dover sostenere le spese per rimpatriare la salma dalla Svizzera e pagare il ricovero di un figlio, finito in cura dopo la morte della sorella.

Como, il finanziere Alessandro Proto patteggia quattro anni per truffa

Proto, 44 anni, milanese, sedicente finanziere con residenza in Svizzera e casa a Como, è stato arrestato nel mese di giugno scorso per truffa e autoriciclaggio. Era arrivato anche a promettere un interessamento per una cura innovativa contro il tumore, in realtà inesistente. In assenza di un risarcimento, il gip ha disposto la confisca dei 130 mila euro.

Raggiro da 130mila euro ai danni di una donna malata di tumore

Il 44enne ha precedenti penali per truffa e violazioni finanziarie. Prima dell'arresto era già noto come "re della truffa" per aver millantato affari immobiliari con personaggi di fama mondiale (aveva raccontato di essere stato l'intermediario della vendita di una villa a calciatori come Leo Messi e Carlos Tevez, ma anche a Brad Pitt e Madonna), ma anche per i finti tentativi di scalate ad imprese di primo piano. Negli anni è finito anche nel mirino della Consob per le false e manipolazioni del mercato in merito a operazioni, poi rivelatesi fittizie, su colossi come Rcs, Mediaset, Tod's, Fonsai. Nel 2013 Proto era stato indagato dalla Procura di Milano e poi arrestato per manipolazione del mercato ed ostacolo alle attività degli organi di vigilanza.

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