Commerciante ucciso a Mantova, confessa l’ex orefice Muratori: “L’ho fatto per legittima difesa”

Ha chiesto di rilasciare una dichiarazione spontanea per confessare il delitto. Si è aperto con un colpo di scena il processo con rito abbreviato che vede imputato Brunetto Muratori, l'ex orefice accusato di aver ucciso il 57enne Alessandro Tallarico. Il commerciante mantovano fu trovato in fin di vita nella città virgiliana lo scorso 17 gennaio: un passante notò il corpo sulla pista ciclabile del ponte San Giorgio, che permette di raggiungere il centro di Mantova. Tallarico morì poco dopo l'arrivo dei soccorsi. Per il suo omicidio l'unico indagato è sempre stato Muratori, che conosceva Tallarico per via di una comune appartenenza giovanile al mondo dell'estrema destra. A fine marzo Muratori era stato ufficialmente fermato con l'accusa di omicidio volontario. In un primo momento l'uomo, che era stato notato sulla scena del delitto, aveva negato ogni addebito. Poi erano arrivate la richiesta di rito abbreviato e infine la prima udienza, con tanto di colpo di scena.
La prossima udienza è in programma a febbraio
Muratori ha detto di aver ucciso Sandro Tallarico per legittima difesa: il commerciante, stando a quanto ha detto l'imputato, avrebbe infatti estratto un coltello dopo averlo visto. La sua versione dovrà naturalmente essere confermata. Tallarico si è anche detto disponibile a consegnare l'arma del delitto, una pistola con la quale sono stati esplosi contro il 57enne quattro proiettili e che non era mai stata trovata. La dichiarazione spontanea con tanto di confessione di Muratori cambia naturalmente la natura del processo che si celebra davanti al giudice per le indagini preliminari Gilberto Casari. Nel corso delle prossime udienze – la seconda è in programma il 19 febbraio 2019 -, ora che la responsabilità dell'imputato nell'omicidio è acclarata, ci si dovrà concentrare sulla ricostruzione di quanto avvenuto per capire se quanto affermato oggi possa trovare riscontri.