Cologno al Serio, l’allarme del Comune: “Attenzione ai finti addetti, truffano gli anziani”
Si fingono addetti comunali per convincere le persone anziane a farsi aprire la porta di casa. È l'allarme lanciato nella giornata di martedì 19 novembre sulla pagina Facebook del Comune di Cologno al Serio, in provincia di Bergamo, dopo che una signora è stata vittima di un presunto raggiro, che sarebbe avvenuto nelle ultime ore."Chiunque venga contattato da persone che si spacciano per dipendenti del Comune o di altre aziende – si legge nel post pubblicato sul profilo dell'amministrazione comunale – è invitato a non aprire prima di aver verificato l’identità delle persone e a contattare immediatamente la polizia locale o le altre forze dell’ordine. Prestate la massima attenzione e, nel dubbio, cercate il supporto di vicini, familiari e tutori della sicurezza".
L'appello del Comune e le indagini dei carabinieri
L'avvertimento del Comune di Cologno al Serio non lascia spazio a eventuali equivoci. Nel post apparso su Facebook l'amministrazione ha dichiarato: "Comunichiamo che non ci sono addetti comunali che si stanno recando a domicilio da anziani". Intanto sul caso stanno cercando di fare chiarezza i carabinieri della compagnia di Treviglio, che sono sulle tracce dei truffatori.
L'operazione "Condor": le truffe agli anziani sono un business
Le truffe agli anziani sono purtroppo un "business" che fa gola perfino alla camorra. Lo dimostrano alcune recenti operazioni condotte dai carabinieri del Comando provinciale di Milano. Nella giornata di ieri, lunedì 18 novembre, è scattato l'arresto per Michele Diana, considerato il "capo e promotore" di un'organizzazione dedita alle truffe ai danni degli anziani. Secondo quanto emerso dalle indagini le truffe potevano far guadagnare ai malviventi fino a 200mila euro al giorno. Soldi che secondo quanto emerge dalle indagini sarebbero stati poi riversati appunto nelle casse della camorra. L'operazione Condor 2 è seguita all'operazione Condor, che lo scorso 8 novembre ha portato all'esecuzione di 51 misure cautelari emesse dal giudice per le indagini preliminari di Napoli, su richiesta della locale Direzione distrettuale antimafia.