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Clochard colpito con un pugno, cade a terra e batte la testa: morto dopo 3 mesi di agonia

E’ deceduto nella serata di ieri, all’ospedale San Carlo di Milano, il clochard di 61 anni che, lo scorso 13 febbraio, in via Marghera, era stato colpito con un pugno e aveva sbattuto la testa sull’asfalto. Nonostante i medici fossero riusciti a far ripartire il suo cuore, l’uomo non si era mai risvegliato dal coma.
A cura di Valerio Papadia
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Immagine di repertorio
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Si conclude con un tragico epilogo, e dopo tre mesi di agonia, la vicenda del clochard di 61 anni aggredito lo scorso 13 febbraio in via Marghera a Milano: l'uomo, dopo essere stato colpito da un pugno, aveva battuto violentemente la testa contro l'asfalto. Dopo tre mesi di coma, il 61enne è deceduto nella serata di ieri all'ospedale San Carlo, dove era ricoverato da allora. Nonostante i medici, tre mesi fa, fossero riusciti a far ripartire il cuore dell'uomo, il senzatetto non si è mai ripreso, fino al decesso avvenuto ieri, mercoledì 9 maggio.

L'aggressione in via Marghera

Come detto, lo scorso 13 febbraio, il 61enne si trovava in via Marghera, intento a rovistare in un cassonetto dell'immondizia, quando era stato notato da un bancario di 49 anni, che gli si era avvicinato per offrirgli una banconota da 5 euro, come confermato anche da un testimone. Il clochard, però, aveva rifiutato bruscamente l'offerta del 49enne e aveva cercato di colpirlo: il bancario aveva reagito, sferrandogli un pugno; nella caduta, il senzatetto aveva battuto violentemente il capo sul manto stradale, finendo in coma a causa di un grave trauma cranico. Il 49enne, incensurato, era stato ascoltato dai carabinieri: nei suoi confronti era scattata una denuncia per lesioni gravissime, ma è probabile che adesso l'accusa si tramuti in quella di omicidio preterintenzionale.

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