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Cinquanta ex disoccupati ripuliscono Milano: nascono le “squadre antidegrado”

Dal primo dicembre le squadre aiuteranno l’Amsa a ripulire 13 aree della città a rischio degrado. Previsto un rimborso massimo di 500 euro al mese per tre mesi rinnovabili: turni dal lunedì al venerdì, 6 ore e mezza al giorno. Majorino: “Saranno un ulteriore presidio sociale sul territorio”.
A cura di Francesco Loiacono
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Dal sei dicembre saranno in giro nelle aree più "calde" della città per quanto riguarda rifiuti e degrado, aiutando gli operatori dell'Amsa a ripulire Milano. Sono i primi 50 componenti delle "Squadre Antidegrado", un nuovo gruppo di intervento che sarà al lavoro in 13 zone della città. Cinquanta ex disoccupati indosseranno la divisa verde degli operatori Amsa e una pettorina gialla con la scritta "Un lavoro in comune". Un impegno per tre mesi, cinque giorni a settimana dal lunedì al venerdì dalle 9.30 alle 16. Ogni partecipante riceverà 25 euro di rimborso spese al giorno e un ticket per il pranzo (per un massimo di 500 euro al mese). Spese interamente sostenute dal Comune: 300mila euro, per un totale di 100 borse lavoro impiegate entro il 2015. Il tirocinio durerà 3 mesi rinnovabili e inizierà il primo dicembre: i primi due giorni saranno di formazione sulla sicurezza, poi tre di addestramento e dal sei dicembre le squadre saranno in strada.

Le "squadre antidegrado" di Milano

"Con questo progetto diamo la possibilità a uomini e donne che vivono da tempo situazioni di grave disagio sociale, perché da tempo disoccupate, di ripartire proprio dal lavoro svolgendo attività utili alla collettività a fianco degli operatori Amsa", ha spiegato l’assessore comunale alle Politiche sociali Pierfrancesco Majorino. "La loro presenza sul territorio per aumentare la pulizia e il decoro di alcune aree circoscritte è ancora più significativa perché realizzata nelle zone segnalate al Comune e all’Amsa dagli stessi residenti. Saranno per noi un ulteriore presidio sociale sul territorio".

"Abbiamo aderito con entusiasmo al progetto ‘squadre antidegrado’ del Comune di Milano", ha dichiarato invece il direttore di Amsa Paola Petrone. "Prima di iniziare l’attività i 50 borsisti seguiranno un corso di formazione sulla sicurezza del lavoro e saranno in una prima fase affiancati e addestrati da esperti operatori dell’azienda. Ogni squadra di lavoro, costituita da 4 a 6 operatori, sarà coordinata da un capo squadra di Amsa e avrà a disposizione un carrellino a mano per la raccolta dei piccoli rifiuti stradali. Ogni lavoratore borsista sarà dotato di divisa aziendale, dei dispositivi di protezione individuale (giubbotto ad alta visibilità, calzature di sicurezza e guanti), di scopa, badile e degli strumenti e materiali necessari per la pulizia esterna dei contenitori stradali per i rifiuti".

Le "squadre antidegrado": come funzionano

I 50 componenti delle squadre sono tutti disoccupati da almeno due anni. Preponderante la componente maschile: c'è solo una donna. Otto su 50, invece, gli stranieri. Il membro più giovane ha 29 anni, il più vecchio 59 (l’età media è 50 anni) e da tempo sono in carico ai Servizi comunali per gli Adulti in difficoltà. Per tutti loro il tirocinio rappresenta un’opportunità formativa e il riavvicinamento al mondo del lavoro dopo un lungo periodo di inattività. L’attività dei tirocinanti avrà inizio presso i quattro punti di raccolta Amsa (Silla, Olgettina, Zama e Primaticcio). Da lì i tirocinanti, suddivisi in 10 squadre di massimo 4 persone ciascuna, saranno condotti dai capi squadra in 13 zone "calde" della città individuate dall’amministrazione: via Padova e le sue traverse, dove da tempo i cittadini segnalano la presenza di rifiuti ingombranti sui marciapiedi, Zoia, Giambellino, Aldini, Mambretti, Sarpi-Canonica, Selinunte e limitrofe, Ortles, Martini e limitrofe, Corvetto, Gratosoglio, piazza Oberdan-Bastioni di Porta Venezia e Niguarda.

Le squadre antidegrado saranno coordinate da un capo squadra e da un capo zona di Amsa e saranno dotate di telefono cellulare per segnalare emergenze e criticità che verranno rilevate nelle zone ed avvisare la Sala operativa centrale di Amsa. Questo permetterà di intervenire immediatamente sulle situazioni straordinarie o sulle emergenze segnalate, garantendo un presidio supplementare alla cittadinanza.Insieme alle squadre antidegrado saranno attive sul territorio le unità mobili, notturne e diurne, che interverranno proprio in raccordo con le squadre per aiutare chi, trovato per strada, necessità di un intervento di primo soccorso di tipo sanitario ma anche sociale.Il progetto delle Squadre antidegrado si aggiunge a un altro intervento di sostegno alle persone in difficoltà perché rimaste senza lavoro: i Patti di riscatto sociale. Il bando per la partecipazione ai Patti è partito lo scorso 13 ottobre e rimarrà aperto fino al 12 dicembre. Dopo i primi giorni sono state centinaia le persone in coda per fare richiesta. I moduli per iscriversi al bando sono disponibili in tutte e 78 le sedi territoriali dei servizi sociali, dove sarà possibile consegnare i documenti compilati e corredati di Isee in corso di validità. Per i patti di riscatto sociale il Comune ha investito 2,4 milioni di euro, che permetteranno di aiutare 2.041 persone.
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