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Amsa: “Le discariche abusive a Milano sono raddoppiate”

Quasi 5mila tonnellate di rifiuti abbandonati in strade e altri luoghi della città. L’assessore Maran: “Gesti incivili che devono essere puniti”. Attiva una task force della Polizia locale.
A cura di Francesco Loiacono
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Aumenta il numero di materassi, televisori o sanitari abbandonati abusivamente a Milano. La denuncia arriva dall’Amsa, azienda municipalizzata che si occupa della raccolta e dello smaltimento dei rifiuti in città. E i numeri sono preoccupanti: da gennaio a settembre sono state raccolte 4.849 tonnellate di materiali di scarto nelle varie discariche irregolari diffuse in città. Un dato quasi raddoppiato rispetto allo stesso periodo del 2013, quando i rifiuti raccolti sono stati pari a 2.601 tonnellate. Tra gli oggetti più abbandonati da milanesi e non ci sono i materassi, che nelle operazioni di trasloco da un’abitazione all’altra finiscono spesso sui marciapiedi. La stessa sorte capita però anche a sanitari, passeggini, mobili e altri oggetti di arredamento. Per molti di questi oggetti esiste un servizio gratuito di raccolta da parte degli operatori dell’Amsa, che si può prenotare anche online. Evidentemente non basta, però, a dissuadere alcuni da un gesto incivile che, oltre che contribuire al degrado di alcune zone, è punibile a norma di legge con multe a partire da 450 euro.

Le contravvenzioni, però, sono rare: il personale dell’Amsa, che potrebbe punire i colpevoli cogliendoli sul fatto, non vuole sostituirsi agli agenti della Polizia locale, e soprattutto ha paura di eventuali ritorsioni. Già in passato, infatti, è accaduto che alcuni operatori siano stati minacciati e aggrediti per aver redarguito alcuni residenti colti ad abbandonare rifiuti ingombranti per strada. Sul fenomeno è intervenuto l’assessore ai Trasporti e all’ambiente Pierfrancesco Maran: “Si tratta di gesti incivili che devono essere puniti. Con i vigili abbiamo avviato un’attività ad hoc per cogliere in flagrante chi fa conferimenti illegali”. Nel mirino degli uomini della Polizia locale, in particolare, alcuni luoghi cittadini dove, più che in altre zone, la presenza di rifiuti abbandonati illegalmente è maggiore: i sottopassi ferroviari e alcuni quartieri popolari – per esempio nelle vie Arquà, Giambellino e San Dionigi – dove gli inquilini cambiano più di frequente, con relativi traslochi.

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