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Chiude lo scooter sharing di Enjoy a Milano: pochi noleggi. E adesso è caccia all’affare

Dal prossimo primo luglio chiuderà il servizio di scooter sharing Enjoy a Milano (e anche a Roma e Catania). L’annuncio ufficiale è arrivato sul sito della società (di proprietà dell’Eni). Il motivo della chiusura è lo scarso gradimento del servizio: pochissimi i noleggi, a confronto con le auto. Adesso è caccia all’affare (o al cimelio): in tanti vogliono accaparrarsi i Piaggio Mp3 rossi di Enjoy.
A cura di Francesco Loiacono
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Dal prossimo primo luglio chiuderà il servizio di scooter sharing Enjoy a Milano (e anche a Roma e Catania). L'annuncio ufficiale è arrivato sul sito della società (di proprietà dell'Eni), che ha pubblicato un video ringraziando gli utenti che hanno scelto il servizio "innovativo e sperimentale" in questi mesi, ma ha altresì spiegato di non aver ottenuto "il gradimento che auspicavamo".

Il servizio di scooter sharing era stato lanciato a Milano nel luglio 2015. Nel capoluogo lombardo si era nel pieno dell'Expo e si pensava che offrire alla cittadinanza gli scooter a tre ruote Piaggio Mp3 sarebbe stato un modo per venire incontro alle sempre maggiori esigenze di mobilità "in condivisione" dei milanesi, ormai abituatisi all'idea di muoversi su un mezzo non di proprietà.

Qualche problema all'inizio del servizio e la presenza di un'alternativa evidentemente più comoda, come le Fiat 500 rosse sempre di Enjoy (lanciate a Milano nel 2013 e ormai divenute una costante della metropoli), hanno però determinato l'insuccesso del servizio di scooter sharing. I numeri rendono l'idea: ogni giorno a Milano ogni scooter veniva utilizzato una volta al giorno, in media, contro i dieci utilizzi (sempre in media) per ogni Fiat 500.

Adesso è caccia all'affare: Eni subissata di domande

Gli scooter rossi a tre ruote andranno dunque in pensione. E in tanti adesso iniziano a pensare alla possibilità di potersi aggiudicare uno dei mezzi che verranno dismessi, magari a un prezzo molto basso. La società Eni, infatti, in questi giorni è subissata dalle domande dei tanti motociclisti a caccia dell'affare: "Come poter acquistare uno dei Piaggio Mp3 che saranno dismessi?".

Più che un affare, i Piaggio Mp3 potrebbero essere un cimelio

La risposta rischia di deludere le aspettative. Dall'azienda hanno infatti precisato che i mezzi, a partire dal primo luglio, torneranno alla società di leasing dalla quale sono stati acquistati, la Leasys. Sarà quest'ultima a rivenderli attraverso i suoi canali tradizionali. Il prezzo non sarà comunque eccessivamente basso: prima di essere reiteri sul mercato, infatti, i mezzi dovranno essere ripristinati. Si dovranno togliere gli adesivi dalla carrozzeria, il limitatore di velocità (pur essendo 300 di cilindrata gli Mp3 non potevano superare i 90 chilometri orari, in maniera da poter essere guidati con la semplice patente B) e la telecamera installata per eventuali incidenti. Resterà solo la carrozzeria rossa: unico segno distintivo per chi, più che un affare, vorrà portarsi a casa una sorta di cimelio: uno dei rari "passi falsi" della sharing economy (che si aggiunge a quello delle Volkswagen Up! di Twist!) che, per tanti altri versi, sembra avere un futuro radioso davanti a sé.

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