Chiesti un anno e 4 mesi di carcere per il presunto “killer dei gatti”: “Sono buoni da mangiare”
Diceva di strangolare i gatti perché "sono buoni da mangiare". E inviava messaggi con le ricette per cucinarli: "Per fare una teglia, servono due animali adulti o 12 piccoli". Protagonista un 41enne di Trescore Balneario, in provincia di Bergamo, già condannato a due anni per stalking e a processo per maltrattamento e uccisione di animali. Adesso per l'uomo, M.F., è arrivata la richiesta di condanna da parte del pubblico ministero: un anno e quattro mesi. La sentenza è attesa per il primo marzo: l'Ente nazionale protezione animali, l’Ugda (Ufficio garante diritti animali) e un ente che raggruppa volontari che si occupano della tutela degli animali si sono costituiti parti civili.
Secondo l'accusa, il 41enne agiva su internet rispondendo agli annunci nei quali venivano offerti in regalo i cuccioli. Poi però li maltrattava e li uccideva. Sono diversi, "un numero indeterminato", gli episodi a lui contestati sulla base delle diverse testimonianze. Tra queste anche quella di una donna che è stata riconosciuta vittima degli atteggiamenti persecutori del 41enne. È a lei che l'uomo ha inviato i messaggi riportati in precedenza, ed è sempre a lei che ha inviato immagini di mici torturati e uccisi: alcune, però, sarebbero state scaricate da internet.
L'avvocato del 41enne Isabella Colombo, ha chiesto l'assoluzione per il suo assistito: una perizia avrebbe infatti accertato che l'uomo è capace di intendere ma solo parzialmente di volere. Da notare che, anche in occasione della prima condanna per stalking dello scorso dicembre – dopo la quale il 41enne si trova in libertà vigilata – accusa e difesa avevano chiesto entrambe l'assoluzione dell'imputato, che soffrirebbe di un disturbo antisociale.