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Chiesta la beatificazione per Giulia Gabrieli, ragazzina 14enne morta per un sarcoma

Giulia Gabrieli, 14enne di Bergamo morta nel 2011 dopo aver lottato per due anni contro un sarcoma, potrebbe diventare Santa. Il vescovo di Bergamo Francesco Beschi, ha infatti annunciato di voler avviare il percorso di beatificazione della ragazza: “Aveva una capacità comunicativa e una ricchezza interiore infinita e riusciva a trasmettere una fede intensissima”.
A cura di Francesco Loiacono
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Giulia Gabrieli potrebbe essere presto Beata
Giulia Gabrieli potrebbe essere presto Beata

La Chiesa cattolica potrebbe avere presto una nuova Santa. Il vescovo di Bergamo, Francesco Beschi, ha infatti annunciato di voler avviare il "percorso di riconoscimento della santità giovane di Giulia Gabrieli". Giulia è una ragazzina di Bergamo morta nel 2011 a soli 14 anni per un sarcoma, tumore raro che colpisce i tessuti connettivi: "L’ho conosciuta in una circostanza drammatica – ha ricordato monsignor Beschi durante la trasmissione "Bel tempo si spera" andata in onda ieri, mercoledì 24 ottobre, su Tv2000 – ai funerali di Yara Gambirasio. Mi ha chiesto di andarla a trovare; la prima volta sono rimasto lì per quasi tre ore e ha sempre parlato lei: aveva una capacità comunicativa e una ricchezza interiore infinita. Riusciva a trasmettere una fede intensissima anche durante il soggiorno in ospedale, uno dei luoghi dove ha offerto in modo significativo la sua testimonianza".

Giulia Gabrieli era nata il 3 marzo del 1997 a Bergamo ed è morta il 19 agosto del 2011 dopo aver lottato per due anni contro un tumore: la data della morte è particolare e simbolica, perché proprio in quegli istanti a Madrid, dov'era in corso la Giornata mondiale della gioventù, si stava concludendo la via crucis. Nonostante la malattia Giulia non ha però mai perso la sua voglia di vivere, anzi l'ha trasmessa con sempre più forza alle persone che hanno avuto modo di incontrarla. Durante la sua malattia Giulia ha raccontato la sua esperienza in un libro che è stato poi pubblicato postumo nel 2012 per le Edizioni Paoline, con il titolo "Un gancio in mezzo al cielo": "Sogno di scrivere un libro per raccontare una storia. La mia storia – diceva Giulia – Perché anch’io, prima, avevo paura… Se gli altri ci stanno vicino, ci vengono accanto, ci mettono una mano sulla spalla e ci dicono ‘Dai che ce la fai!' è quello che ci dà la forza di andare avanti". Per portare avanti il messaggio di fede della giovane, i genitori Antonio e Sara e alcuni famigliari e amici hanno costituito l’Associazione conGiulia Onlus, nata con l’intento di dar forma ai progetti che Giulia aveva a cuore e rivolti in particolare all'assistenza a giovani e bambini malati.

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