“Che Guevara, tu y todos”: a Milano una mostra sul Che a 50 anni dalla morte

Il 9 ottobre del 1967 Ernesto Guevara, conosciuto come "el Che", veniva assassinato in un piccolo villaggio della Bolivia. A 50 anni dalla morte una mostra alla Fabbrica del vapore ne ricorda il mito, inquadrandolo nel contesto storico in cui è nato e riscoprendo anche l'uomo: nei suoi affetti, ideali e turbamenti. Si chiama "Che Guevara, tu y todos", e resterà aperta dal 6 dicembre all'1 aprile del 2018. La rassegna ospita un ricco e in parte inedito materiale di archivio dell’omonimo centro studi cubano, oltre a coinvolgenti installazioni multimediali.
Nella mostra materiale d'archivio e installazioni multimediali
La mostra, che si avvale della direzione artistica di Daniele Zambelli e della colonna sonora originale composta da Andrea Guerra, si sviluppa filologicamente su tre livelli: geopolitico, biografico e intimistico. Il punto di partenza è una parete di 16 metri a fasce mobili, retroilluminata, che mostrerà le immagini edulcorate proposte da Hollywood e dalla pubblicità negli anni Cinquanta che, man mano che gli spettatori si avvicineranno, lasceranno spazio a quel mondo di povertà, sfruttamento e ingiustizie sociali che avevano colpito così profondamente Ernesto Guevara da convincerlo ad abbandonare la realtà borghese in cui era nato in Argentina.
Una scelta non facile: e il nome della mostra deriva infatti da alcuni versi dedicati alla moglie Aleida, che riassumono i dolori e i dubbi del Che: "Tu e tutti. I tutti che pretendono l’estremo sacrificio che la mia sola ombra oscuri il cammino! Ma, senza violar le norme dell’amore sublimato ti porto nascosta nel mio zaino da viaggio". La mostra è stata ideata e realizzata da Simmetrico Cultura ed è prodotta da Alma, RTV Comercial del l’Avana e dal Centro Studi Che Guevara. La coproduzione è del Comune di Milano, mentre l'Università degli Studi di Milano e lo Iulm hanno patrocinato e collaborato all'iniziativa.