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Centinaia di ragazzi sui Navigli, folla nei parchi: senza regole Milano rischia un nuovo lockdown

Le alzaie dei Navigli e la Darsena affollate di ragazzi a passeggio o con la birra in mano. I parchi del centro pieni di famiglie con bambini. A cinque giorni dall’inizio della ‘fase due’ Milano si scopre divisa e preoccupata. Sui social e non solo monta la protesta di chi chiede al sindaco Beppe Sala più severità e controlli. Il primo cittadino qualche giorno fa aveva spiegato: “Le ruspe e i lanciafiamme sono finiti, li hanno presi tutti Salvini e De Luca. Quindi la via è quella della collaborazione, ed è la via milanese”. Ma il suo monito sembra essere caduto nel vuoto. Per scongiurare una nuova chiusura, tutt’altro che impossibile, la moral suasion potrebbe non bastare.
A cura di Simone Gorla
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Locali, ristoranti e molti negozi ancora chiusi, folla sui navigli e nei parchi cittadini. Milano al quinto giorno di ‘fase due' si sveglia preoccupata e divisa. Dopo mesi di sacrifici e dolore, nel capoluogo della regione più flagellata dal coronavirus, dove ancora si registrano oltre 700 nuovi e più di centro morti al giorno, per molti sembra già essere tornata la vita di prima. Non è così. Già alla vigilia dalla riapertura le immagini del dj set con ballo per strada in via Nino Bixio avevano fatto infuriare il sindaco Beppe Sala. Che aveva spiegato: "Le ruspe e i lanciafiamme sono finiti, li hanno presi tutti Salvini e De Luca. Quindi la via è quella della collaborazione, ed è la via milanese".

Centinaia di ragazzi sui Navigli, folla nei parchi: la ‘fase due' è già caos

Ma il suo monito sembra essere caduto nel vuoto. Un inizio ordinato dopo l'allentamento del lockdown aveva fatto ben sperare, ma sono bastati pochi giorni perché la situazione degenerasse. Nella serata di giovedì 7 maggio le alzaie dei Navigli e la Darsena erano affollate di ragazzi a passeggio o con la birra in mano, molti dei quali senza mascherina. Nel pomeriggio, soprattutto nel centro città, molti parchi si sono riempiti di famiglie e gruppi di amici, nonostante il divieto di stazionare sull'erba e sulle panchine. Immagini che hanno fatto esplodere le polemiche sui social e non solo. Tra chi si chiede perché non ci stiano più controlli e le regole imposte non vengano fatte rispettare. E chi fa notare una disparità di trattamento con il caso dei ristoratori multati i diretta tv all'Arco della Pace perché protestavano, distanziati.

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La rabbia dei milanesi che chiedono di fare rispettare le regole

"Mentre tutti i locali dei Navigli sono chiusi per Covid 19 e per non creare assembramenti c’è un abusivo corredato di carretto e vende la birra", ha denunciato un utente postando un video che mostra un gruppo di ragazzi concentrati in pochi metri che acquistano birra. Molti messaggi chiamano in causa il sindaco chiedendo più rigore. "Chiudete i Navigli altrimenti non ne usciamo più", è si legge in uno degli oltre cento commenti a un video pubblicato dalla pagine dell'associazione ‘riaprire i Navigli', che definisce l'atteggiamento di chi incurante dell'emergenza si è riversato in strada "un gesto di arroganza non accettabile" e chiede al sindaco più controlli.

Sala: in parchi alcuni divieti non rispettati, mi farò sentire

La sera stessa del 7 maggio il sindaco ha parlato della situazione in un'intervista a Telelombardia. "Ritengo sia giusto riaprire ma ci metterò grande prudenza, attenzione e vigilanza e se vedrò che le cose non vanno come devono mi farò sentire". Quindi il primo cittadino ha ricordato che non è possibile utilizzare le aree attrezzate per i giochi dei bambini, ma questo divieto "non viene rispettato e capisco che è difficile. Da domani cominceremo a fare un'opera di pulizia e sanificazione di tutti gli spazi giochi e cercheremo anche così di tenere lontana la gente". il sindaco conferma quindi la linea morbida. Ma molti iniziano a chiedersi se sarà sufficiente fare appello al buon senso dei cittadini. Per scongiurare una nuova chiusura, tutt'altro che impossibile, la moral suasion potrebbe non bastare.

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