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Centinaia di ragazzi ai funerali di Veronica Cadei, morta a 19 anni per un’infezione fulminante

Una grande folla di studenti e ragazzi si è riunita oggi nella chiesa parrocchiale di Villongo, in provincia di Bergamo, per dare l’ultimo saluto a Veronica Cadei, la 19enne morta la scorsa settimana per un’infezione generalizzata fulminante provocata dal batterio Meningococco C. Presenti anche i rappresentanti dell’università Cattolica. La giovane si trovava nei locali della sede bresciana dell’ateneo quando si è sentita male.
A cura di Simone Gorla
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Centinaia di ragazzi hanno partecipato oggi a Villongo, in provincia di Bergamo, ai funerali di Veronica Cadei, la ragazza di 19 anni morta all'ospedale di Brescia martedì scorso a seguito di un'infezione generalizzata fulminante provocata dal batterio Meningococco C. Un caso di sepsi, e non di meningite come si era pensato in un primo momento. Pochi giorni più tardi una ragazza di 16 anni residente nello stesso paese, è stata ricoverata a sua volta per una sepsi, per fortuna senza conseguenze tragiche.

Una folla di ragazzi ai funerali di Veronica Cadei

La chiesa parrocchiale di Sant'Alessandro a Villongo, dove si è tenuto l'ultimo saluto alla studentessa universitaria, si è riempita soprattutto di giovani. La folla commossa si è stretta attorno ai genitori e alla sorella della 19enne. Il feretro è stato poi portato al crematorio di Bergamo. Per esprimere la vicinanza dell'Università Cattolica erano presenti anche il prorettore, Mario Taccolini, e il direttore della sede, Giovanni Panzeri.

Il cordoglio della sua università

"Con dolore profondo, l'università esprime le sue condoglianze ai genitori di Veronica Cadei, studentessa accolta quest'anno nel nostro Ateneo a Brescia e scomparsa in modo improvviso per una malattia", sono le parole di cordoglio del rettore, Franco Anelli. "L’intensità della commozione si accompagna a quella delle nostre preghiere e a un sentimento di sincera vicinanza a tutti coloro che oggi piangono la perdita di una persona cara".

Indagati sette medici

Veronica si era sentita male mentre si trovava all'università. Un amico l'aveva accompagnata in ospedale, dove le sue condizioni in un primo momento non erano sembrate gravi. Nella notte di lunedì le sue condizioni si erano però aggravate, fino all'esito fatale. La procura di Brescia ha iscritto nel registro degli indagati sette medici. Nelle ore successive alla sua morte è stata avviata la profilassi per amici e parenti della 19enne, a cui è stata offerta la possibilità di vaccinarsi gratuitamente.

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