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Caso Eluana Englaro, la Regione Lombardia risarcisce il papà Beppino con 164mila euro

La Giunta regionale lombarda ha deliberato il prelievo degli oltre 164mila euro dovuti a Beppino Englaro, papà di Eluana, a titolo di risarcimento. Nel 2008 la Regione, guidata allora da Roberto Formigoni, aveva deciso di non rispettare una sentenza della magistratura impedendo ai genitori di Eluana, da 17 anni in stato vegetativo dopo un incidente, di staccarle l’alimentazione artificiale in una clinica lombarda. I genitori erano stati così costretti ad andare a Udine. La Regione era poi stata condannata per il suo ostruzionismo.
A cura di Francesco Loiacono
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Eluana Englaro (LaPresse)
Eluana Englaro (LaPresse)

Poco più di 164mila euro: sono i soldi che la Regione Lombardia verserà a Beppino Englaro, papà di Eluana, per chiudere, almeno a livello giudiziario, la vertenza con la famiglia lecchese. Una vicenda durata dieci anni: era il 9 luglio del 2008 quando la Corte d'Appello di Milano autorizzò i genitori di Eluana, ragazza che dopo un incidente stradale avvenuto nel 1992 viveva in uno stato vegetativo permanente, a staccare il sondino che la alimentava e idratava artificialmente, provocandone così la morte. Una decisione che la famiglia aveva preso per esaudire le volontà di Eluana, che in più occasioni prima dell'incidente, avvenuto quando aveva appena 22 anni, aveva espresso la volontà di non ricevere cure inutili qualora si fosse venuta a trovare in uno stato vegetativo. Dopo la sentenza della Corte d'appello di Milano la Regione Lombardia, per decisione dell'allora direttore generale della Sanità regionale Carlo Lucchina, molto vicino all'allora governatore Roberto Formigoni, aveva impedito di eseguire la sentenza della magistratura sul suolo lombardo.

I genitori di Eluana, Beppino e Saturna (morta nel dicembre del 2015), erano così stati costretti a recarsi nella clinica "la Quiete" di Udine per eseguire le ultime volontà della figlia. Il "caso Englaro" divenne una tappa fondamentale nella battaglia sul tema dell'accanimento terapeutico e dell'eutanasia, tematiche sulle quali c'è ancora molta strada da percorrere in Italia, come ha mostrato la vicenda di Fabiano Antoniani, Dj Fabo. Dopo il distacco del sondino iniziò un'altra battaglia legale tra la famiglia Englaro e la Regione Lombardia: nell'aprile del 2016 il Tar aveva condannato Palazzo Lombardia a risarcire Beppino Englaro, condannando l'ostruzionismo degli allora vertici regionali, che si erano opposti senza alcun diritto a una sentenza della magistratura. Ieri la Giunta regionale ha finalmente deliberato il prelievo degli oltre 164mila euro dovuti a Beppino Englaro dal fondo rischi contenzioso legale.

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