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Caso di meningite a Inarzo: donna 85enne ricoverata a Varese: “Ceppo isolato, non è emergenza”

Meningite in provincia di Varese. Una donna di 85 anni residente a Inarzo è stata ricoverata in ospedale. Dopo i primi accertamenti l’Ats Insubria ha comunicato che si tratta di menigococco di tipo Y. Nessun legame, quindi, con i casi che hanno colpito la zona del basso lago d’Iseo provocando due decessi. “Non c’è un’emergenza come quella che ha colpito la provincia di Bergamo, al momento non saranno necessarie azioni come una campagna di vaccinazione”, ha comunicato Emanuele Monti, presidente della III Commissione sanità e politiche sociali di Regione Lombardia.
A cura di Simone Gorla
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Un caso di meningite è stato riscontrato in una donna di 85 anni residente a Inarzo, nel Varesotto. L'anziana è stata ricoverata in ospedale a Varese e dopo i primi accertamenti l'Ats Insubria ha reso noto che si tratta di un caso di menigococco di tipo Y. Nessun legame, quindi, con i casi che hanno colpito la zona del basso lago d'Iseo in provincia di Bergamo, dove sei persone si sono ammalate e due sono decedute.

Meningite, donna di 85 anni in ospedale a Varese per ceppo di tipo Y

"È un caso isolato che non c’entra nulla con quelli avvenuti di recente nella Bergamasca. Il ceppo isolato è molto meno pericoloso, si tratta infatti del ceppo Y. La profilassi ha funzionato perfettamente grazie ad Ats e Asst, che si sono subito attivate e come Regione stiamo monitorando la situazione, per il benessere della paziente e la sicurezza e la salute pubblica dei cittadini", ha comunicato Emanuele Monti, presidente della III Commissione sanità e politiche sociali di Regione Lombardia.

Nessuna emergenza, non sono previste campagne di vaccinazioni

"Non c’è un’emergenza come quella che ha colpito la provincia di Bergamo, al momento non saranno necessarie azioni come una campagna di vaccinazione", ha assicurato il consigliere della Lega. Il caso di meningite di Inarzo rientrerebbe quindi tra quelli che si verificano abitualmente nel periodo invernale. Oltre alla normale profilassi antibiotica prevista per le persone che sono state a stretto contatto con la paziente contagiata, non sarà avviata quindi nessun programma di vaccinazioni. Nella zona del Sebino, invece, sono oltre 25mila i cittadini vaccinati, tra residenti, studenti e lavoratori delle aziende della zona, in seguito al focolaio individuato nell'area tra i comuni di Villongo e Sarnico.

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