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Car sharing, Enjoy abbandona l’hinterland di Milano e le periferie di Roma

A partire dal 19 marzo, come annunciato a tutti gli abbonati al servizio, le caratteristiche Fiat 500 rosse del car sharing di Eni, Enjoy, non saranno più disponibili in alcune zone di Roma e in alcuni comuni dell’hinterland di Milano.
A cura di Francesco Loiacono
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Passo indietro di Enjoy, il servizio di car sharing lanciato dall'Eni. A partire dal 19 marzo, come annunciato a tutti gli abbonati al servizio, le caratteristiche Fiat 500 rosse dell'operatore di car sharing non saranno più disponibili in alcune zone di Roma (Casal Palocco/Axa e zona Eur-Fonte Meravigliosa) e in alcuni comuni dell'hinterland di Milano: Settimo Milanese, Cesano Boscone e Buccinasco. Eni ha giustificato questa scelta con la necessità di "aumentare la disponibilità delle auto nelle zone dove vengono maggiormente utilizzate" e spiegando che, nei comuni interessati dalla cancellazione, "i noleggi giornalieri sono risultati molto inferiori alla media delle città". Una scelta improntata dunque a fattori economici, gli stessi che avevano portato lo scorso anno a eliminare a Milano il servizio di scooter sharing lanciato con gli Mp3 della Piaggio.

Una petizione per chiedere a Eni di rivedere la scelta

La decisione di Eni ha naturalmente suscitato le critiche dei cittadini delle zone interessate, che si vedono privare di un servizio a loro utile e che va anche nella direzione di ridurre il traffico e l'inquinamento, favorendo la mobilità in condivisione a discapito di quella privata. Sulla piattaforma Change.org è apparsa una petizione, condivisa anche dal sindaco di Buccinasco Rino Pruiti, che chiede "di rivedere la scelta di interrompere il servizio": "È un servizio che non possiamo perdere proprio ora che sta riscuotendo grande successo nei comuni dell’hinterland – è scritto nel testo della petizione, indirizzata all'Eni e anche al sindaco di Milano e della Città metropolitana, Beppe Sala – Sappiamo tutti di dover attuare misure per ridurre traffico e inquinamento, è necessario quindi sia incentivare l’uso dei mezzi pubblici sia bike e car sharing".

D'altronde a giugno del 2015, quando il servizio di car sharing venne esteso dalla città anche a 25 Comuni dell'hinterland, l'allora sindaco Giuliano Pisapia aveva parlato di "un’opportunità nuova per tanti cittadini che potranno muoversi liberamente nei diversi comuni, un passo in avanti importante nella direzione giusta, quella della libertà di movimento, della diminuzione del traffico e dell’inquinamento. La Città Metropolitana cresce partendo dai servizi, dalla qualità della vita, dalle azioni concrete per il territorio". Adesso, invece, arriva il passo indietro.

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