Capodanno in piazza: a Milano confermati i divieti per i botti e il vetro
Se quella di San Silvestro a Milano sarà una notte pirotecnica, dipenderà tutto dall'allegria di milanesi e turisti. Il sindaco Giuliano Pisapia ha infatti firmato l'ordinanza, già anticipata negli scorsi giorni da una richiesta della maggioranza a Palazzo Marino, che vieta fino al primo gennaio 2015 tutti i "fuochi artificiali, petardi, botti, razzi e artifizi pirotecnici". Non solo: per salvaguardare tutti i partecipanti al concerto di Capodanno in piazza Duomo, all'interno del perimetro della piazza sarà vietato "introdurre ed utilizzare strumenti e contenitori di vetro di qualsiasi tipologia", oltre a "vendere per asporto in contenitori di vetro". L'area di fronte alla Madonnina, insomma, che si appresta a ospitare, tra gli altri, il concerto di Roy Paci, diventerà una sorta di zona di massima sicurezza per evitare che la festa possa degenerare a causa degli eccessi di qualcuno.
Il divieto scade la mattina del primo gennaio
Il sindaco Giuliano Pisapia, nell'ordinanza, ha infatti scritto: "Come purtroppo è avvenuto negli anni passati il lancio e lo sparo di fuochi artificiali hanno causato gravi danni alle persone e messo a rischio l’incolumità dei cittadini", spiegando che il divieto tutela anche "gli animali, domestici e non". Per i trasgressori sono previste sanzioni da 25 a 500 euro, "salvo il fatto che non costituisca reato". Il divieto di utilizzare materiale pirotecnico è esteso su tutto il territorio comunale di Milano, al contrario del provvedimento restrittivo sul vetro che si applica solo a piazza Duomo dalle ore 15 del 31 dicembre all'1 del primo gennaio. Anche in questo caso le multe per i trasgressori arrivano fino a 500 euro.
Milano segue l'esempio di Brescia e di molte altre città italiane, nelle quali durante le festività natalizie e soprattutto nella notte di San Silvestro i tradizionali botti di Capodanno sono stati vietati da specifiche ordinanze per evitare che, come ogni anno, una festa possa tramutarsi in una tragica conta di feriti e, in alcuni casi, morti.