Capo di Ponte, via libera ai funerali del ragazzo morto mentre fuggiva dai carabinieri: caso chiuso
C'è il via libera della procura di Bergamo ai funerali di Matteo Simonetti, il ragazzo di 27 anni che è morto alle prime luci dell'alba di domenica mattina (9 febbraio). Simonetti si era schiantato contro un palo della luce dopo aver tentato di sfuggire a un posto di blocco dei carabinieri. Vista la pattuglia dei militari, aveva rapidamente fatto un'inversione a U per darsi alla fuga ma entrato nel territorio di Rogno (Bergamo) la sua corsa era terminata con un tragico incidente stradale in cui ha perso la vita sul colpo. Con lui, c'erano altri tre ragazzi, tra i quali un 18enne che versa in condizioni gravissime ma non sarebbe in pericolo di vita. I quattro amici erano tutti originari di Sellero (Brescia).
Patente ritirata tre volte negli ultimi sei mesi
Secondo quanto riportato da "BresciaToday", la procura avrebbe accettato di chiudere rapidamente il caso senza indagare oltre. Probabilmente, Simonetti ha tentato di scappare poiché aveva bevuto qualche drink di troppo e sarebbe risultato positivo ad un eventuale alcol test e, probabilmente, non poteva permetterselo. La testata locale rivela infatti che negli ultimi sei mesi a Simonetti sarebbe stata ritirata la patente ben tre volte. Questa, in caso, sarebbe stata la quarta. Dopo il via libera della procura, il corpo del ragazzo ha potuto fare ritorno a casa, a Capo di Ponte (Brescia), affinché i parenti possano allestire una camera ardente e organizzare i funerali che saranno celebrati domani, mercoledì 12 febbraio, verso le 15.30. Matteo Simonetti, che avrebbe compiuto 28 anni nel giro di un paio di mesi, faceva il preparatore atletico e studiava Scienze motorie. La sua famiglia è molto conosciuta in paese, poiché il padre ha lavorato per diversi anni in banca, mentre la madre è un ex dipendente dell'Asl (Azienda sanitaria locale). Capo di Ponte è in lutto.