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Cairate, la donna a cui il sindaco leghista negò la cittadinanza è diventata italiana

Rani Pushpa, la 56enne indiana alla quale il sindaco leghista di Cairate, vicino Varese, aveva negato la cittadinanza italiana perché “non conosceva la lingua”, ha giurato lunedì in Comune divenendo cittadina italiana. Assente alla cerimonia il sindaco Paolo Mazzucchelli: “Voglio essere coerente con la mia posizione”.
A cura di Francesco Loiacono
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Rani Pushpa, la 56enne indiana alla quale il sindaco leghista di Cairate, vicino Varese, aveva negato la cittadinanza italiana, da lunedì è diventata ufficialmente una cittadina del nostro Paese. Una piccola rivincita per la donna, che era stata esclusa dal giuramento dal primo cittadino Paolo Mazzucchelli perché, a detta del sindaco "non parlava bene la nostra lingua". Sulla decisione di Mazzucchelli era intervenuto il prefetto di Varese Giorgio Zanzi, che aveva bacchettato il sindaco affermando che "la legge non prevede che il primo cittadino abbia potere di discrezionalità", e intimandogli di concedere la cittadinanza, già autorizzata per altro dallo stesso prefetto e dal Viminale.

Il sindaco non ha partecipato al giuramento

Così, in effetti, è stato. Rani Pushpa ha giurato nel municipio di Cairate alle ore 13 di lunedì 9 marzo, divenendo a tutti gli effetti una cittadina italiana per via del diritto acquisito con il matrimonio: il marito, infatti, era divenuto italiano alcuni anni fa. La cerimonia è stata però macchiata dall'assenza del sindaco Mazzucchelli, che ha delegato per il giuramento un consigliere comunale. "Non ho officiato la cerimonia perché voglio essere coerente con la mia posizione – ha spiegato il sindaco -. Questa signora non sa parlare italiano e non ritengo quindi che sia integrabile nella nostra comunità. Il prefetto ha deciso che può giurare nelle mani di un altro consigliere comunale, rispetto questa decisione, ma per me quanto accaduto è l’esempio di come in questo paese non si voglia una vera integrazione". Di tutt'altro parere il legale della donna, Francesca Gioffrè: "Rani vive in Italia da più di dieci anni. Era suo diritto avere la cittadinanza, e ci dispiace che il sindaco non abbia voluto partecipare".

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