Cairate, sindaco della Lega nega cittadinanza a una indiana : “Non sa l’italiano”
Dice Matteo Salvini che la Lega Nord non è un partito razzista: sarà, ma allora dovrebbe spiegare la decisione del sindaco di Cairate, in provincia di varese, di non assegnare la cittadinanza alla signora Rani Puspha, colpevole di non saper parlare adeguatamente l'italiano (come se poi tutti gli italiani lo sapessero fare correttamente). "Sono già andata tante volte a chiedere di poter fare il giuramento – racconta la donna indiana – ma non mi è stato permesso. Ora vado in una scuola di italiano da due mesi, e il mio linguaggio sta migliorando". Per il primo cittadino Paolo Mazzucchelli, tuttavia, il suo livello non è ancora abbastanza adeguato.
Eppure sia la prefettura che il Ministero alla donna hanno già dato il loro nulla osta. La legge dice che bisogna recitare il giuramento entro sei mesi, ma il Comune non è ancora soddisfatto: "Se non le sarà consentito di effettuare il giuramento – spiega il suo legale – faremo causa in sede civile e penale". Secondo l’avvocato dell'indiana l'amministrazione sarebbe responsabile di una omissione di atti d’ufficio ma il sindaco Mazzucchelli ribatte: "La persona che presta giuramento per ottenere la cittadinanza italiana deve saper parlare italiano: lo prevede la legge, deve saper leggere la Costituzione. La signora Rani non era ancora pronta. Le ho quindi suggerito, durante un incontro cordiale a cui hanno partecipato anche la figlia e il genero, di iscriversi a un corso di italiano. Se la signora è pronta a recitare la frase in italiano, da parte mia non c’è alcuna opposizione".
Ma può essere il sindaco a fare "l'esame di lingua"? Per i legali della donna no, anzi si tratta di un atteggiamento arbitrario ed inaccettabile. "Vogliamo che siano rispettati i nostri diritti" attacca Kuman Pushpa.