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Cadavere trovato vicino al “Boschetto della droga” di Rogoredo

Il cadavere di un uomo di 52 anni è stato trovato in via Orwell, a Milano, a pochi metri dal “Boschetto della droga” di Rogoredo. Si tratterebbe di un tossicodipendente: sarà l’autopsia a chiarire le cause della morte.
A cura di Francesco Loiacono
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Il "boschetto della droga" a Rogoredo
Il "boschetto della droga" a Rogoredo

Macabro ritrovamento in via Orwell, a Milano, a pochi metri dall'area boschiva tristemente nota come il "Bosco della droga" di Rogoredo. Attorno alle 13.30 di oggi un passante ha notato il corpo immobile di un uomo, seduto a terra e con la schiena appoggiata a una struttura in cemento. Sul posto sono intervenuti i soccorritori e le forze dell'ordine, che non hanno potuto far altro che constatarne il decesso. La vittima è un uomo di 52 anni. Secondo i primi accertamenti si tratterebbe di un tossicodipendente, probabilmente un frequentatore del boschetto, all'interno del quale è possibile acquistare droga, soprattutto eroina, a prezzi modici in quanto di scarsa qualità. Sarà comunque l'autopsia disposta dal magistrato di turno a chiarire le cause della morte del 52enne.

Nonostante i continui blitz nel bosco si continua a spacciare

Nonostante i ripetuti blitz di polizia, carabinieri e agenti della locale, sembra che all'interno del "boschetto della droga" di Rogoredo, una delle piazze di spaccio più grosse della Lombardia, l'attività dei pusher prosegua senza eccessivi problemi. Gli spacciatori non agiscono più indisturbati, certo: lo dimostrano le diverse operazioni compiute dalle forze dell'ordine. In una di queste, ordinata dal Comune di Milano, l'area era stata "ripulita", tagliando alcuni dei cespugli dove si nascondevano i pusher. Il problema non è però stato eradicato, e d'altronde nessuno immaginava potesse essere risolto in breve tempo: il "boschetto della droga" esiste da 20 anni "e per vent'anni si è fatto finta di non vedere", aveva giustamente affermato l'assessore alla Sicurezza di Milano Carmela Rozza commentando uno dei blitz. La tragedia di oggi dimostra però che, oltre alle operazioni di polizia, forse, serva anche un altro tipo di approccio al problema: "I tossicodipendenti sono persone che vanno aiutate, non criminalizzate", aveva affermato il delegato alle periferie di Milano, Mirko Mazzali, a proposito della riqualificazione dei giardinetti di Rogoredo.

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