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Cadavere ritrovato nel lago d’Iseo, rientra in Italia la moglie del pensionato scomparso nel 2004

Rientrerà in Italia nei prossimi giorni la moglie di Rosario Tilotta, il pensionato scomparso nel 2004 da Scanzorosciate in provincia di Bergamo: secondo i carabinieri potrebbe appartenere a lui il cadavere ritrovato nei giorni scorsi sul fondo del lago d’Iseo da un gruppo di sub all’interno di un’auto. Nei prossimi giorni verranno recuperati vettura e scheletro per chiarire che si tratti effettivamente dell’anziano scomparso 15 anni fa.
A cura di Chiara Ammendola
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Immagine di repertorio
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Rientrerà in Italia nei prossimi giorni, Elva Kurti, la moglie di origini albanesi di Rosario Tilotta, il pensionato scomparso nel 2004 nella Bergamasca, a Scanzorosciate. Secondo quanto ipotizzato dai carabinieri di Bergamo infatti potrebbe appartenere proprio a lui il cadavere ritrovato all'interno di un'auto nel lago d'Iseo la scorsa domenica. La donna che si troverebbe ora in Montenegro aveva lasciato l'Italia nel 2007 pochi anni dopo la scomparsa dell'anziano marito: i carabinieri sono riusciti a mettersi in contatto con lei quasi subito dopo il ritrovamento del cadavere e per questo le avrebbero chiesto di rientrare in Italia.

Cadavere nel lago d'Iseo: il corpo verrà recuperato entro venerdì

Intanto sono iniziate ieri le operazioni di recupero dell'auto, una Ford Fiesta, e dunque del cadavere o più propriamente dello scheletro al suo interno, che dovrebbero terminare nella giornata di venerdì. Solo a quel punto si potrà avere certezza o meno del fatto che il corpo appartenga a Rosario Tilotta di cui non si hanno più notizie da 15 anni. A ritrovare la vettura nel lago d'Iseo, a 80 metri di profondità un gruppo di sub amatoriali che ha immediatamente avvertito i carabinieri di Tavernola, comune sulla sponda bergamasca del lago d'Iseo, intervenuti sul posto.

Cadavere nel lago d'Iseo: i misteri sulla scomparsa del pensionato Tilotta

La moglie di Tilotta all'epoca dei fatti denunciò la scomparsa del marito di cui i carabinieri non trovarono mai traccia, né indizi che potessero far pensare a un allontanamento volontario. Domenica subito il ritrovamento del cadavere, i militari hanno ascoltato il fratello del pensionato scomparso, Diego, che però ha spiegato di non aver avuto rapporti col fratello per anni e quindi di sapere poco della sua vita. Ai carabinieri avrebbe comunque raccontato che il fratello era solito spendere molti soldi dei quali nessuno in famiglia conosceva la provenienza: inoltre era preoccupato che fosse finito su una cattiva strada. Al momento comunque restano aperte tutte le ipotesi e il pm Giancarlo Mancusi non ha ancora aperto un fascicolo: si dovrà innanzitutto avere certezza che il cadavere appartenga proprio a lui e infine capire cosa ne abbia provocato la morte.

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