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Cadavere fatto a pezzi e carbonizzato a Milano: estradato in Italia uno degli autori del delitto

È stato estradato in Italia il 21enne Mateus Carddenas Dilan Mateo, uno dei tre colombiani arrestati per l’efferato delitto dello scorso 30 marzo alla Bovisasca, periferia Nord di Milano. Assieme ai connazionali è accusato di aver ucciso un 22enne colombiano, di averne fatto a pezzi il cadavere e di avergli dato fuoco dopo averlo messo in un trolley. Dopo il delitto era fuggito in Francia, dove era però stato arrestato.
A cura di Francesco Loiacono
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Rientra oggi in Italia, all'aeroporto di Roma Fiumicino, il 21enne Mateus Carddenas Dilan Mateo, chiamato semplicemente Mateo. È uno dei tre colombiani arrestati per l'efferato delitto della Bovisasca a Milano, avvenuto lo scorso 30 marzo. Mateo, assieme a due suoi connazionali che si trovano in carcere, è accusato di aver ucciso il 22enne Hernandez Tautiva Cristian Giovanny, anche lui colombiano, di averne fatto a pezzi il cadavere e di avergli dato fuoco dopo averlo messo in un trolley.

Il 21enne colombiano era stato arrestato vicino Parigi il 2 aprile

Mateo era stato arrestato lo scorso 2 aprile in una località a Sud di Parigi, non lontano dall'aeroporto di Orly. Era fuggito in Francia la domenica successiva al delitto, ma era stato fermato nel giro di un paio di giorni grazie alle indagini della squadra mobile di Milano e alla collaborazione dello Scip (il Servizio per la cooperazione internazionale di polizia). Nei suoi confronti era stato emesso un mandato d'arresto europeo: oggi finalmente l'estradizione nel nostro Paese, dove dopo le formalità di rito all'atterraggio finirà in carcere, a disposizione dell'autorità giudiziaria di Milano.

L'efferato delitto per futili motivi

Come per un altro suo connazionale, il coetaneo Ronaldo Jhonatan Vega Hernandez detto “Pericles”, l'accusa nei confronti del 21enne estradato è di omicidio aggravato dalla crudeltà, soppressione e vilipendio di cadavere. Il terzo colombiano arrestato per il delitto, il 38enne Arley William Gomez Arango è accusato "solo" di aver fatto a pezzi il corpo e di aver tentato di distruggerlo. È nella sua villetta in via Carlo Carrà 11, alla periferia Nord di Milano, che si è consumata la tragedia. Il 22enne Hernandez Tautiva Cristian Giovanny, la vittima, secondo il pubblico ministero Paolo Storari è stato ucciso per "futili motivi": avrebbe fatto la spia in una vicenda di sgarri tra gli altri connazionali, pagando con la vita il fatto di aver avvertito un altro colombiano che gli "amici" con cui stava facendo una grigliata lo stavano cercando. Da qui il delitto, lo scempio sul cadavere e il tentativo di farne sparire le tracce dando fuoco al trolley in cui era stato nascosto. Un tentativo non riuscito: le fiamme nei pressi di un locale rifiuti condominiale in via Cascina dei Prati 25, a poche centinaia di metri, sono state notate da alcuni residenti che hanno subito allertato il 112.

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