Bus negati ai profughi, Maroni solidale con gli autisti. Atm: “I mezzi vengono igienizzati”
La lettera con cui alcune rappresentanze sindacali degli autisti Atm hanno annunciato l'intenzione di bloccare i trasferimenti dei profughi a bordo degli autobus urbani è diventata un vero e proprio caso. Provocando da un lato la solidarietà del governatore della Lombardia Roberto Maroni nei confronti dei conducenti, dall'altro la dura condanna dei sindacati confederali per quella che sembra una strumentalizzazione politica di un'emergenza sanitaria che invece non c'è.
I fatti: due giorni fa è stato distribuito ai conducenti dell'Atm un volantino firmato da quasi tutte le Rsu – eccetto la Cgil -, che invitava gli autisti a sospendere il trasferimento dei profughi dalla stazione Centrale di Milano alle strutture di accoglienza sul territorio a causa della mancanza di garanzie igienico-sanitarie. In particolare, il volantino spiegava che dopo ogni viaggio non verrebbero effettuati gli interventi di igienizzazione dei mezzi utilizzati, normali autobus urbani destinati poi al trasporto dei cittadini: il che, in presenza di numerosi casi di scabbia accertati tra i migranti, avrebbe costituito un problema per autisti e passeggeri.
Bus negati ai profughi, Maroni solidale con gli autisti
Il governatore Maroni si è schierato decisamente dalla parte degli autisti: "Piena comprensione e solidarietà ai lavoratori – ha scritto Maroni sui suoi social – per le Rsu mancano le garanzie igienico-sanitarie per i lavoratori e per gli utenti, visto che, scrivono, gli autobus vengono rimessi in servizio per i passeggeri di linea senza l'opportuna sanificazione del mezzo". Una tesi che è stata però smentita dall'azienda di trasporti: "Le vetture utilizzate sono state igienizzate e sanificate secondo i protocolli", ha spiegato Atm in una nota, sottolineando che l'azienda "ha ritenuto doveroso contribuire in una fase di emergenza umanitaria dando un aiuto. Lo ha fatto pur in misura assai limitata, dando disposizioni operative precise. Sono state infatti attivate procedure di sanificazione su tutti gli 8 i mezzi utilizzati, quando nel proprio parco ci sono oltre 1.200 mezzi di superficie per oltre 24.000 corse al giorno. Per i profughi sono state effettuate dieci corse che si sono svolte sotto sorveglianza del personale medico".
La Cgil: "Caso montato dalla destra"
La precisazione di Atm ha fatto esacerbare i toni anche della polemica politica. I sindacati confederali hanno condannato duramente l'iniziativa dell Rsu: "La Cgil non ha partecipato all'iniziativa, ma siamo molto preoccupati, il caso è stato montato esplicitamente dalla destra di questo paese un clima per cui sembra che siamo in chissà quale emergenza. Invece è un grande problema europeo di solidarietà", ha detto la segretaria nazionale della Cgil Susanna Camusso. Mentre la Fit Cisl fa marcia indietro: "Non condividiamo la posizione del coordinamento delle Rsu di Atm riguardo la non disponibilità del personale ad effettuare il servizio di trasporto dei profughi- ha detto il segretario Giovanni Abimelech -. Non c'è nessun rischio. I lavoratori Atm possono stare tranquilli e comportarsi come hanno sempre fatto. Ci stiamo adoperando con le altre organizzazioni sindacali, per mettere a disposizione degli immigrati che affollano la Stazione Centrale di Milano, il nostro Dopolavoro".
E a prendere posizione è anche l'assessore comunale alla Mobilità, Pierfrancesco Maran: "Le procedure di sanificazione messe in campo da Atm sugli 8 bus utilizzati per trasportare i profughi (a fronte di una flotta di 1200 mezzi di superficie) dimostrano come tutto si sia svolto nel pieno rispetto delle normative sanitarie, e che non esista alcun tipo di pericolo né per il personale né per i passeggeri. Chi fa polemica su questo – puntualizza l'assessore – non solo è in malafede, ma genera un ingiustificato allarme in tre milioni di utenti dei mezzi pubblici".