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Centrale, primo giorno del presidio sanitario: “Trenta profughi con scabbia in due ore”

Venerdì 12 giugno è il primo giorno di attività del presidio medico istituito alla stazione Centrale di Milano per effettuare controlli sulle centinaia di profughi arrivati: nelle prime due ore segnalati già 30 casi di scabbia. La Asl: “Numero destinato ad aumentare”. Fs: “Forniremo spazio in via Sammartini”.
A cura di Francesco Loiacono
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Venerdì 12 giugno è il primo giorno di attività del presidio sanitario istituito alla stazione Centrale di Milano per effettuare controlli medici sui tanti profughi presenti. Durante le prime due ore di servizio, il direttore del servizio di igiene della Asl, Giorgio Ciconali, ha detto che 30 persone sono state inviate "al centro Asl di viale Jenner per scabbia e altre malattie della pelle". Ciconali ha quindi spiegato che si tratta di "numeri che aumenteranno". E d'altronde l'istituzione del presidio è arrivato proprio a fronte dell'ultima emergenza immigrazione, in ordine di tempo: è da ottobre 2013 che il principale scalo ferroviario del milanese è meta di molti profughi – oltre 60mila, secondo Palazzo Marino – che arrivano a Milano in autonomia, senza rientrare nei flussi gestiti ufficialmente dal ministero dell'Interno.

Profughi: serviti oltre 400 piatti di pasta

Negli scorsi giorni il mezzanino della stazione Centrale ha ospitato diverse centinaia di migranti, soprattutto di nazionalità eritrea. Le strutture di accoglienza del Comune, come spiegato dall'assessore alle Politiche sociali Pierfrancesco Majorino, sono al completo, e la priorità è data a donne e bambini: un centinaio di loro è stato infatti trasferito nella notte tra giovedì e venerdì nei centri d'accoglienza. A fornire una stima delle persone che, in mancanza di altre sistemazioni, bivaccano in Centrale, sono i pasti preparati da alcune associazioni di volontari: giovedì all'ora di pranzo sono stati serviti 450 piatti di pasta, altri 400 venerdì. La situazione è in stallo anche a causa della momentanea sospensione degli accordi di Schengen per il G7 in Germania: da domenica in poi molti dei migranti – per la maggior parte a Milano solo di passaggio – potrebbero rimettersi in viaggio.

Fs: "Forniremo spazio in via Sammartini"

Considerata l'emergenza, anche il gruppo Fs ha deciso di muoversi in concreto: "Dato che Milano Centrale non è il luogo adatto per gestire l’emergenza immigrati, il Gruppo Fs Italiane ha deciso di provvedere a proprie spese ai lavori necessari alla ristrutturazione dei locali di via Sammartini ritenuti, d’accordo con la Prefettura e il Comune, idonei a fungere da base per fornire l’assistenza materiale e sanitaria a chi ne ha bisogno", spiega il gruppo in un comunicato. Si tratterebbe dei locali al civico 118: 700 metri quadri circa. Per renderli agibili serviranno però ancora due mesi.

Soddisfatto comunque l'assessore Majorino: "Apprendiamo dell’impegno del Gruppo Fs di mettere a disposizione e sistemare a sue spese uno spazio di loro proprietà in via Sammartini che sarà così utilizzato per la prima accoglienza dei profughi in transito fino ad oggi assistiti al mezzanino del salone centrale. Da più di un anno chiedevamo ai vertici di Fs di avere un luogo più adeguato sia per il soccorso dei profughi sia per non dover rimanere in un luogo di passaggio destinato ai viaggiatori".

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