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Brescia, tenta di violentare una bimba di 10 anni: arrestato pedofilo 53enne

Un uomo di 53 anni è stato arrestato dalla polizia con l’accusa di tentata violenza sessuale pluriaggravata. Il 53enne, che era già stato in carcere per reati specifici, ad aprile aveva seguito una bambina di 10 anni nel suo condominio e dopo averla costretta ad assistere ad atti sessuali le aveva proposto di appartarsi assieme a lui. La bimba era riuscita a scappare in casa e aveva raccontato tutto al padre, che ha denunciato l’episodio alla polizia. Il pedofilo è stato incastrato dalle telecamere.
A cura di Francesco Loiacono
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Un uomo di 53 anni è stato arrestato dalla polizia di Stato di Brescia con l'accusa di tentata violenza sessuale pluriaggravata: vittima una bambina di appena 10 anni. Ad aprile la bimba, di ritorno da alcune attività ludiche, era stata seguita dall'uomo fin dentro al condominio in cui abita, a Brescia città. Qui il 53enne l'aveva prima costretta ad assistere ad atti di autoerotismo e poi le aveva proposto di appartarsi insieme a lui. Per fortuna la bambina era riuscita a fuggire, rifugiandosi all'interno dell'abitazione. Una volta in casa aveva raccontato tutto al padre che aveva a sua volta denunciato l'episodio alla polizia.

Il pedofilo era già stato in carcere per episodi analoghi

Le indagini della squadra mobile, diretta da Alfonso Iadevaia, hanno portato all'individuazione del presunto pedofilo. Decisive si sono rivelate sia le immagini registrate da alcune telecamere posizionate all'interno dello stabile e nelle vie vicine, sia la memoria degli investigatori della squadra mobile. Il volto del 53enne, immortalato dalle telecamere, era infatti già noto alla polizia: nel 2011 e nel 2013 il 53enne si era reso protagonista di episodi molto simili a quello contestatogli adesso, che gli erano costati anche alcuni anni di carcere. Il 53enne era tornato in libertà agli inizi del 2018 e, a quanto risulta, stava anche seguendo un percorso di cura con uno psicologo: dopo poco più di un anno però è ricascato nei suoi errori. I gravi indizi a carico dell'uomo hanno spinto il giudice per le indagini preliminari di Brescia a emettere nei suoi confronti un'ordinanza di custodia cautelare in carcere: l'uomo è stato arrestato ieri, lunedì 17 giugno.

Il dirigente della mobile: Importante denunciare anche tentativi di approccio

Il dirigente della squadra mobile bresciana, che ha condotto le indagini sulla vicenda, ha sottolineato l'importanza per i genitori di denunciare anche i tentativi di approccio nei confronti dei loro figli: "Spesso non lo fanno perché temono di sottoporre a eccessivo stress i propri figli, ma denunciare anche gli approcci aiuta la polizia a svolgere al meglio il proprio lavoro e ad assicurare alla giustizia questa persona", ha spiegato a Fanpage Alfonso Iadevaia. Agli investigatori non risultano per il momento altri episodi simili compiuti dal 53enne, che si trova adesso in carcere a Brescia.

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