Brescia, studentessa morta a 19 anni per meningite: indagati 7 medici
La Procura di Brescia ha iscritto nel registro degli indagati 7 medici dell'ospedale Civile nell'ambito dell'inchiesta sulla morte di Veronica Cadei, la studentessa di 19 anni deceduta lo scorso martedì nel nosocomio lombardo a causa di una meningite. Per tutti gli indagati l'ipotesi di reato è quella di omicidio colposo: si tratta di due medici in servizio al Pronto Soccorso, due cardiologi, una dottoressa del reparto Malattie Infettive, un dottore del reparto di Emodinamica e uno di Rianimazione. Si tratta, come prassi in questi casi e come fa sapere la Procura, di un atto dovuto per consentire alle parti, sia i sette indagati che la famiglia di Veronica, di avere accesso agli atti. Intanto, da quanto si apprende, nella giornata di domani, giovedì 5 dicembre, sul corpo della studentessa 19enne verrà effettuata l'autopsia: la causa della morte, ovvero la meningite, appare chiara, ma l'esame autoptico mira a determinare se ci siano stati errori o negligenze da parte dei medici che hanno avuto in cura la ragazza.
Veronica Cadei era originaria di Villongo, nella provincia di Bergamo, la cui comunità è adesso in lutto per l'improvvisa tragedia. Lunedì scorso, la 19enne si trovava all'Università Cattolica di Brescia, dove studiava, quando ha accusato un improvviso malore. Accompagnata da un amico all'ospedale Civile, le sue condizioni si sono improvvisamente aggravate: per i medici non ci sono stati dubbi, alla ragazza è stata diagnosticata una meningite. La 19enne, però, nella mattinata di martedì è purtroppo deceduta a causa di un ulteriore, drastico peggioramento delle sue condizioni di salute.