Brescia, sindaco del comune “no gender” rifiuta di celebrare l’unione gay: lo faranno gli assessori

Torna a far parlare di sé Prevalle, piccolo comune in provincia di Brescia famoso per l'ostilità dell'amministrazione comunale alle presunte "teorie gender". Il sindaco del paese, il leghista Amilcare Ziglioli, si è infatti rifiutato di celebrare un'unione civile tra due persone dello stesso sesso, adducendo come motivo nuovamente la propria contrarietà verso teorie che, come specificato più volte anche da esponenti delle istituzioni, non esistono: "Non siamo omofobi, ma non vogliamo che certe teorie entrino nelle nostre scuole e vengano insegnate ai nostri ragazzi", ha detto il primo cittadino.
L'unione civile ci sarà: a celebrarla due assessori
Nonostante la contrarietà del sindaco, l'unione civile tra due ragazzi trentenni del paese, che era prevista per domani, si svolgerà regolarmente. A celebrarla, nella stessa sala dove vengono celebrati i matrimoni tra persone di sesso diverso, saranno due assessori che si sono offerti spontaneamente di fare le veci del sindaco, e potranno così coronare il sogno dei due fidanzati. Il sindaco, a malincuore, ha dovuto piegarsi alla legge: "La mia cultura e la mia posizione non sono in linea con queste celebrazioni, ma la legge ci chiede questo e quindi qualcuno celebrerà. Io però avrei detto no", ha detto Ziglioli, che a giudicare dal linguaggio utilizzato considera "diverso" il matrimonio che si celebrerà domani: "La celebrazione però ci sarà. Nella stessa sala dove si fanno i matrimoni normali", ha infatti affermato.
I cartelli e lo sportello contro l'ideologia gender
Due anni fa Prevalle divenne famoso perché, come in altri comuni lombardi amministrati da sindaci leghisti, su alcuni cartelli informativi a led presenti nel paese era comparsa la scritta: "L'amministrazione comunale è contraria all'ideologia gender". E sempre nello stesso paese a luglio era stato inaugurato anche uno sportello informativo, sempre contro le "teorie gender", gestito da una maestra del posto. In entrambi i casi non erano mancate le polemiche per le due iniziative.