Brescia, operaio morto schiacciato da una bobina: moglie e figli piangono Massimiliano Faro
Si chiama Massimiliano Faro l'ultima vittima sul lavoro in Lombardia. L'uomo, 51 anni, ieri mattina è rimasto schiacciato da una pesante bobina d'acciaio mentre stava lavorando all'interno del Centro siderurgico bresciano in via Industriale, a Brescia. Il collega che era con lui ha chiamato subito i soccorsi, ma quando il personale del 118 è intervenuto per l'operaio 51enne non c'era ormai più niente da fare: è morto sul colpo. Massimiliano Faro viveva a Molinetto di Mazzano con la sua famiglia, la moglie e due figli. Appassionato di calcio e motociclismo, tifava per la Juve e il suo idolo era Valentino Rossi. In paese lo conoscevano tutti: Massimiliano era apprezzato per la sua cordialità. Sarà l'autopsia a chiarire l'esatta causa della morte e ad aiutare gli inquirenti, che nel frattempo hanno sequestrato il carroponte al quale era appesa la bobina, a ricostruire l'esatta dinamica dell'ennesimo incidente mortale su un luogo di lavoro.
I morti sul lavoro in Lombardia sono 28 dall'inizio dell'anno
La tragedia che ha coinvolto la famiglia di Massimiliano Faro arriva appena tre giorni dopo quella di Berzo Inferiore, sempre nel Bresciano, in cui ha perso la vita un operaio di 58 anni. L'uomo stava lavorando all'interno delle Ferriere Bellicini quando, per cause ancora da chiarire, è rimasto schiacciato da un macchinario, morendo sul colpo. I due incidenti mortali ravvicinati sottolineano la gravità di una piaga, quella sui morti sul lavoro, che non si riesce a debellare: secondo il registro sugli infortuni mortali sul lavoro istituito presso la Regione Lombardia (su dati forniti dalle Agenzie per la tutela della salute), da gennaio a giugno di quest'anno i decessi in Lombardia sono stati 26, in aumento rispetto agli anni passati. Il settore più colpito è quello dell'industria, dove si sono verificati 15 decessi. Un bilancio che purtroppo va già aggiornato con gli ultimi casi.