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Brescia, neonati morti agli Spedali Civili, l’ospedale: “Nessun focolaio, tutti casi distinti”

Nessun focolaio, ma tutti casi distinti. È questa la posizione degli Spedali Civili di Brescia in merito alle morti dei quattro neonati avvenuti in una settimana nel reparto di terapia intensiva della struttura ospedaliera. La mamma di Marco, una delle vittime, ha chiesto che venga fatta luce su quanto accaduto.
A cura di Chiara Ammendola
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Ospedale Civile di Brescia
Ospedale Civile di Brescia

I quattro decessi "non sono riconducibili a una medesima causa né sono la conseguenza di un focolaio epidemico", a dichiararlo è il Civile di Brescia che in una nota diffusa ieri sera ha voluto sottolineare che le morti dei quattro neonati avvenuti in una settimana presso lo stesso reparto della struttura ospedaliera bresciana non sono collegate tra loro né sono da ricollegare a loro volta a un'infezione batterica comune. La nota giunge dopo la notizia della morte (la quarta) avvenuta sabato 5 gennaio di un neonato ricoverato come gli altri piccoli nel reparto di Terapia intensiva degli Spedali Civili di Brescia. Anche in questo caso, come negli altri, lo stesso ospedale ha disposto accertamenti.

Oggi l'autopsia sul corpo del piccolo Marco

Intanto continua le indagini sulle altre morti sulle quali indaga la procura di Brescia, che ha aperto tre diverse inchieste per omicidio colposo, al momento senza indagati. L'ultimo caso riguardava Marco, il bimbo nato il 4 dicembre e morto il 5 gennaio. Ma negli stessi giorni erano deceduti il piccolo Cristian (tra il 3 e il 4 gennaio) e Nicole, morta lo scorso 30 dicembre. Dopo l'arrivo dei Nas di ieri oggi dovrebbe arriva l'autopsia sul corpo del piccolo. Intanto la mamma di Marco ai microfoni di Fanpage ha raccontato il calvario del suo bambino e il dolore per la perdita del piccolo ma ha sottolineato di non volere vendetta, ma solo di voler conoscere la verità: "Ho visto come hanno lavorato i medici, non li accuso di negligenza, ma voglio sapere cosa è accaduto".

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