Brescia, ladro ucciso dopo furto in casa a Serle: famiglia chiede risarcimento di 125mila euro

La famiglia di Eduard Ndoj, il 26enne di nazionalità albanese ucciso a Serle, in provincia di Brescia, dopo un furto in abitazione, ha avviato l'iter per ottenere un risarcimento di 125mila euro da Mirco Franzoni, condannato a nove anni e 4 mesi di carcere per omicidio volontario. Il pagamento della somma, disposto dal giudice di primo grado e confermato in appello, non è mai avvenuto.
Ucciso con un colpo di fucile ore dopo il furto
I familiari del giovane hanno avviato la procedura di messa in mora nei confronti di Franzoni, secondo quanto raccontato da Giornale di Brescia. Ndoj venne ucciso la sera del 14 dicembre 2013 con un colpo di fucile diverse ore dopo essere entrato nell'abitazione del fratello di Franzoni. L'omicidio avvenne in una zona del paese diversa rispetto alla villetta svaligiata. "Non ha mai chiesto scusa e neppure ha mai fatto un gesto verso la famiglia Ndoj. Chiediamo solo il rispetto della sentenza" ha detto l'avvocato Alessia Brignoli, legale di parte civile nel processo per il delitto di Serle.
Franzoni si è sempre proclamato innocente
Secondo la ricostruzione degli inquirenti, che ha portato alla condanna di Franzoni, l'uomo avrebbe messo in atto una vera e propria "caccia all'uomo" lungo le vie del paese, terminata con la fucilata che ha ucciso il giovane albanese. Franzoni, dal canto suo, si è sempre proclamato innocente, sostenendo che il colpo fosse partito accidentalmente, durante una colluttazione in strada tra i due. Per i giudici della Corte d'Assise di Brescia, invece, avrebbe sparato "con il fucile all’altezza della spalla nella posizione di chi è intento a mirare un bersaglio”.