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Brescia, Gabry è pronto al trapianto per sconfiggere la Sfid: una malattia genetica molto rara

È iniziato domenica 3 novembre presso gli Spediali Civili di Brescia dove è ricoverato da tempo l’iter di preparazione al trapianto di midollo osseo per il piccolo Gabriele, il bambino di soli 2 anni affetto da Sfid, Anemia sideroblastica con immunodeficienza delle cellule B, rarissima malattia genetica. Si tratta di un lungo percorso di guarigione, che anche i suoi genitori aspettavano da tanto tempo, possibile grazie al donatore trovato nelle scorse settimane.
A cura di Luca Giovannoni
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(Foto via Facebook)
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Un trapianto di midollo osseo per il piccolo Gabriele di Milano, l'unico bambino in Italia ad aver contratto una malattia genetica molto rara, la Sfid (Anemia sideroblastica con immunodeficienza delle cellule B). È iniziato ieri, domenica 3 novembre, il percorso di cura di Gabry little hero presso gli Spedali civili di Brescia. Tre settimane fa la famiglia del bambino aveva ricevuto un duro colpo: improvvisamente il donatore di midollo si era tirato indietro, chiedendo di posticipare la data per dare inizio all'intervento. Ora finalmente è iniziata la fase di controlli, che precede la fase di "condizionamento" e il trapianto vero e proprio delle cellule emopoietiche (midollo osseo). In questo momento il piccolo paziente si trova ricoverato in un ambiente controllato e sterile.

L'operazione e l'attesa dei familiari

È un intervento che i familiari di Gabriele stanno aspettando da tempo. È grazie anche alla loro continua battaglia portata avanti in questi mesi che sono riusciti a trovare un donatore per il piccolo. Il trapianto riaccende la "speranza di un futuro straordinariamente normale" come si legge nel post pubblicato su Facebook dal padre di Gabry, Cristiano Costanzo. "Quanti pensieri affollano la mia testa – si legge sul profilo social dell'uomo –  razionalmente è la scelta giusta, ci sono tutte le condizioni affinché tutto vada per il meglio, ma questa volta il cuore prende il sopravvento. Ho paura! Sei lontano, starai male ed io non ci sarò! E' vero, ci sarà mamma, ma io non sarò lì con te a darti forza o a provare a strapparti una risatina". Parole che aiutano a comprendere tutta l'ansia di un genitore prima di un momento tanto importante. Gabriele in questo momento si trova con la mamma in attesa che prosegui la fase che precede l'operazione. Il trapianto durerà poche decine di minuti e consiste in un'infusione di sangue che potrebbe cambiare la vita al piccolo eroe milanese malato di Sfid.

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