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Brescia, finti manifesti funebri di migranti con i cognomi locali: provocazione choc

Provocazione choc a San Paolo, in provincia di Brescia. La scorsa notte davanti alla chiesa e alla scuola del paese sono apparsi decine di manifesti funebri riportanti nomi e cognomi molto diffusi nella zona. Su tutti i manifesti le scritte: “Morto annegato, i funerali si svolgeranno nel mar Mediterraneo”. La provocazione, per far riflettere sul dramma delle morti in mare dei migranti, non è però piaciuta alla sindaca.
A cura di Francesco Loiacono
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Annunci funebri apparsi a San Paolo (Foto dal Giornale di Brescia)
Annunci funebri apparsi a San Paolo (Foto dal Giornale di Brescia)

Decine di manifesti funebri sono apparsi la scorsa notte a San Paolo, piccolo comune in provincia di Brescia. Gli annunci, apparsi davanti alla chiesa e alla scuola del paese riportano nomi e cognomi tra i più diffusi nella Bassa bresciana, con età disparate, ma soprattutto di bambini. Su tutti i manifesti compaiono le scritte "morto annegato" e poi le frasi "addolorati Nessuno ne danno il triste annuncio" e "I funerali si svolgeranno nel mar Mediterraneo". Si tratta di una provocazione per sensibilizzare sul tema dei migranti che muoiono durante le traversate nel Mediterraneo. L'intento di chi ha realizzato i manifesti è evidente: far riflettere sul dramma che si compie e ripete ogni giorno nel Mediterraneo pensando a come i residenti del paese si comporterebbero se le vittime si chiamassero come la maggior parte dei compaesani. Una riflessione che naturalmente può essere estesa al rapporto tra gli italiani e gli stranieri ed è ben esemplificata anche dalle frasi che appaiono sulla parte bassa dei manifesti: "Siamo soltanto nati dal lato giusto del mare", recita una, mentre l'altra ribalta un passo del Vangelo di Matteo: "Ero straniero e non mi avete accolto, nudo e non mi avete vestito".

La sindaca del paese annuncia indagini

A riportare la notizia della provocazione è stato il quotidiano "Il Giornale di Brescia", che spiega anche come chi l'ha studiata abbia evitato di inserire sui volantini nomi di persone realmente esistenti. La scelta dei cognomi tipici del paese ha naturalmente colpito: a San Paolo i residenti si sono divisi sui manifesti. La sindaca, invece, non ha decisamente apprezzato: ha annunciato indagini per risalire agli autori della provocazione, definita "macabra". Gli autori del gesto, al momento ancora anonimi, hanno parlato di un blitz per "squarciare il velo del silenzio".

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