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Brescia, dolore e lacrime nel bar di Jennifer: “Il miracolo non c’è stato, terribile perderla così”

“Speravamo in un miracolo, ma non è accaduto”. La morte di Jennifer Rodrigues Loda, la 22enne che lavorava in un bar di piazza Arnaldo a Brescia, travolta da un’auto lunedì mattina, ha sconvolto i colleghi, gli amici e i frequentatori del locale. Il titolare dell’Arnold’s Café, Cristian, ha affidato i suoi pensieri a un post: “Era unica, non c’era un’altra. Mi devo sfogare con le lacrime che mi scendono mentre tocco la tastiera del telefono cercando le lettere”.
A cura di Simone Gorla
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"Il miracolo non è accaduto". La notizia più terribile, quella che non avrebbe mai voluto sentire, è arrivata martedì sera. Cristian, il titolare dell‘Arnold's Café di Brescia  dove lavorava Jennifer Rodrigues Loda, morta a 22 anni investita da un'auto proprio davanti al bar, ha affidato a un post su Facebook i suoi pensieri dopo la tragedia che ha sconvolto tutti gli amici, i colleghi e i frequentatori del locale.

Il titolare del bar: Era unica, tremendo perderla così

"Sento il bisogno di esprimermi di dire qualcosa anche se il mio cervello non ragiona bene in questi attimi, il peso, il dolore, il sasso che sento nel mio petto", ha scritto Cristian sulla pagina social del bar. "Per me la Jennifer era unica, non c’era un’altra. Perderla così, a soli 22 anni, in queste circostanze, mi pesa tantissimo". "Mi devo sfogare con le lacrime che mi scendono mentre tocco la tastiera del telefono cercando le lettere".

L'incidente il ricovero in terapia intensiva: Speravamo in un miracolo

Per gli amici di Jennifer tutto si è fermato lunedì 8 luglio, poco prima delle dieci di mattina, quando una Ford Focus l'ha travolta mentre attraversava la strada in via Agostino Gallo. La dinamica dell'incidente è ancora al vaglio della polizia locale di Brescia. Pare che la ragazza sia inciampata proprio mentre sopraggiungeva il veicolo. La conducente, una donna di sessant'anni, è rimasta sotto choc. Per due giorni la famiglia e gli amici di Jennifer l'hanno vegliata nel reparto di terapia intensiva degli Spedali Civili. "Sono state 48 ore dove mi sentivo inutile", ha spiegato il titolare dell'Arnold's Café, "speravamo in un miracolo, ma non è accaduto". Decine di persone che conoscevano la 22enne e frequentavano il locale, nel cuore della movida di piazzale Arnaldo, hanno inviato messaggi di cordoglio e vicinanza.

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