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Blitz di carabinieri e polizia locale al “boschetto della droga” di Rogoredo

Blitz di carabinieri e polizia locale al “boschetto della droga” di Milano, una delle più grandi piazze di spaccio all’aperto della Lombardia. Sessanta uomini, con l’ausilio del nucleo cinofili e di un elicottero, stanno setacciando la zona alla ricerca di spacciatori: ma l’attività repressiva, da sola, non può risolvere il problema.
A cura di Francesco Loiacono
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Il "boschetto della droga" di Rogoredo (Immagine di repertorio)
Il "boschetto della droga" di Rogoredo (Immagine di repertorio)

Nuovo blitz delle forze dell'ordine al "boschetto della droga" di Rogoredo, alla periferia sud orientale di Milano. I carabinieri del comando provinciale di Milano e la polizia locale stanno setacciando l'area boschiva che si trova nei pressi della stazione ferroviaria di Rogoredo, una delle piazze di spaccio all'aperto più grosse della Lombardia. Ingente il numero di uomini impiegati: 30 carabinieri e 30 agenti della polizia locale, che sono supportati da due unità cinofile e da un elicottero.

Non è il primo blitz nel "boschetto della droga" di Rogoredo, un'area che da anni si è trasformata in un supermercato degli stupefacenti a basso prezzo e che attira per questo motivo diversi tossicodipendenti, sbandati e persone senza fissa dimora. Lo scorso anno furono dieci i blitz nella zona: segno che la sola attività repressiva non basta purtroppo a risolvere i problemi. Anche se sono molti gli spacciatori arrestati nel corso degli anni, il loro posto viene subito preso da qualcun altro e il mortifero business prosegue, con conseguenze a volte tragiche. A marzo e a gennaio di quest'anno due persone sono state trovate morte nei dintorni della stazione Rogoredo: in entrambi i casi a ucciderli è stata un'overdose di droga. Tragedie simili si sono ripetute purtroppo anche lo scorso anno e negli anni passati.

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