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Bimbo morto a Milano, il ministro Fioramonti incontra la preside: “Lutto per il mondo della scuola”

Alla vigilia dei funerali del piccolo Leonardo Acquaviva, il bimbo di cinque anni morto dopo essere precipitato in una scuola di Milano, il ministro dell’Istruzione Lorenzo Fioramonti ha incontrato la dirigente scolastica dell’istituto in cui è avvenuta la tragedia, la scuola elementare G.B. Pirelli. Un incontro in forma privata “per portare a lei e alla sua comunità la vicinanza del ministero. Questa è una tragedia enorme e un lutto per il mondo della scuola. Non si può fare a meno di pensare che in un contesto diverso, con maggiori finanziamenti, più personale, e delle strutture magari più adatte questa tragedia si sarebbe potuta evitare”.
A cura di Redazione Milano
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Una "tragedia enorme" e un "lutto per il mondo della scuola". Così il ministro dell'Istruzione, Lorenzo Fioramonti, ha definito quanto accaduto lo scorso venerdì nella scuola elementare G.B. Pirelli di Milano, dove un bambino di soli cinque anni, Leonardo Acquaviva, è precipitato per oltre dieci metri nella tromba delle scale. Il bimbo è deceduto martedì, dopo aver lottato per giorni su di un letto d'ospedale e i funerali sono stati fissati per domani. Alla vigilia di quello che si preannuncia un momento di dolore e commozione per tutta la città, il ministro dell'Istruzione si è recato alla scuola elementare dove è avvenuta la tragedia per incontrare, in forma privata, la dirigente scolastico dell'istituto: "Ho voluto incontrarla in forma privata, anche per rispetto nei confronti della comunità scolastica – ha detto il ministro – per portare a lei e alla sua comunità la vicinanza del ministero. Questa è una tragedia enorme e l'ho definita anche un lutto per il mondo della scuola". Il ministro non ha invece incontrato la famiglia di Leonardo: "La rispetto moltissimo, immagino che voglia avere il massimo della riservatezza per una tragedia di questo livello".

La delicata inchiesta della procura sulla morte del bimbo

La visita e le parole di Fioramonti sono un segnale importante anche in vista dell'inchiesta giudiziaria sull'accaduto: la procura di Milano, che aveva aperto un fascicolo per lesioni per omessa vigilanza poi cambiato in omicidio colposo, è chiamata ad accertare eventuali responsabilità da parte di chi, tra maestre e bidelle, avrebbe dovuto occuparsi del piccolo Leonardo. L'inchiesta si preannuncia delicatissima: da un lato ci sono l'enorme dolore dei genitori della vittima, la loro richiesta di giustizia e la preoccupazione di tutti gli altri genitori che affidano i propri figli alle scuole. Dall'altro c'è una situazione oggettivamente difficile all'interno degli istituti scolastici, con organici non sempre al completo, carenze e problemi organizzativi che non sempre rendono applicabile alla lettera quella vigilanza costante e continua richiesta nei confronti dei bambini più piccoli.

Con maggiori finanziamenti forse la tragedia si sarebbe potuta evitare

Un aspetto che era stato sottolineato dallo stesso ministro: "Queste tragedie possono sempre capitare – ha affermato Fioramonti -. Però in un contesto in cui la scuola è costantemente sottofinanziata e il personale non è sempre sufficiente, non si può fare a meno di pensare che in un contesto diverso, con maggiori finanziamenti, più personale, e delle strutture magari più adatte questa tragedia si sarebbe potuta evitare".

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