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Bimba di 4 anni muore per un’otite degenerata a Brescia: due ospedali l’avevano mandata a casa

Una bimba di 4 anni è morta a Brescia per un’otite degenerata. In due circostanze la piccola sarebbe stata mandata a casa da due ospedali, senza essere ricoverata. Lo scorso sabato le sue condizioni sono peggiorate e la bimba è stata ricoverata agli Spedali civili, dove è morta. Il ministero della Salute ha inviato una task force nelle strutture coinvolte. La procura ha aperto un’inchiesta: lunedì l’autopsia.
A cura di Francesco Loiacono
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La piccola Nicole Zacco con i genitori (Facebook)
La piccola Nicole Zacco con i genitori (Facebook)

Sulla pagina Facebook dell'asilo di Gottolengo, in provincia di Brescia, compare una foto con una candela accesa e la scritta: "Ciao piccolo dolce angioletto". L'angioletto che non incontrerà più i suoi piccoli compagni è Nicole Zacco, una bimba di quattro anni morta ieri pomeriggio dopo essere stata ricoverata d'urgenza nel reparto di Rianimazione pediatrica degli Spedali Civili di Brescia. A causare il decesso della piccola sarebbe stata un'otite degenerata: ma sulla tragedia aleggia lo spettro della malasanità. Secondo quanto riporta la testata locale "Il Giornale di Brescia", infatti, la piccola Nicole sarebbe stata rispedita a casa in due diverse circostanze da due ospedali, a Manerbio e alla Poliambulanza di Brescia, dopo essere stata visitata. E questo nonostante da circa un mese e mezzo la piccola accusasse dolori al collo accompagnati da febbre, probabilmente dovuti all'infezione in corso.

La procura ha aperto un'inchiesta: lunedì l'autopsia

Il secondo mancato ricovero alla Poliambulanza di Brescia risale a sabato pomeriggio, quando le condizioni della bimba sono peggiorate e i genitori hanno deciso di portarla in ospedale. I medici della struttura però avrebbero deciso di non ricoverare la piccola. I genitori hanno quindi riprovato agli Spedali civili dove invece, forse per un ulteriore aggravamento, le condizioni di Nicole sono apparse subito critiche ai medici. La bimba è rimasta ricoverata nel reparto di Rianimazione pediatrica per diversi giorni, ma i medici non sono riusciti a salvarle la vita. Ieri pomeriggio il decesso. Il corpo di Nicole doveva far ritorno nella giornata di oggi a Gottolengo, il piccolo paese della Bassa bresciana che da ieri sera piange la bimba. Il rientro della salma è però slittato: dopo che l'ospedale aveva segnalato il decesso della piccola alla procura, per eventuali accertamenti, la magistratura ha deciso di indagare sul decesso di Nicole. Il sostituto procuratore di Brescia Claudia Moregola ha aperto un fascicolo per ora senza indagati e lunedì prossimo sarà eseguita l'autopsia. A seguire sarà fissata la data dei funerali. I genitori di Nicole, con un ultimo gesto d'amore, hanno intanto autorizzato l'espianto degli organi della loro bimba: serviranno per salvare la vita ad altre persone.

Il ministero della Salute invia gli ispettori

La notizia del decesso della piccola Nicole e soprattutto le modalità della sua morte hanno spinto il ministero della Salute a inviare una task force di esperti nelle strutture coinvolte dalla vicenda. Il ministro Beatrice Lorenzin invierà negli ospedali di Manerbio, alla Poliambulanza e agli Spedali civili esperti dell'Agenas (Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali), carabinieri del Nas e ispettori del ministero stesso. Sulla vicenda è intanto intervenuta con una nota l'Azienda socio sanitaria territoriale del Garda, a cui appartiene l'ospedale di Manerbio: "La piccola Nicole è stata visitata presso il pronto soccorso del presidio ospedaliero di Manerbio il 30 marzo scorso. Non conoscendo quanto accaduto nei giorni successivi, nel rispetto del dolore dei famigliari, restiamo in attesa delle conclusioni medico legali e delle risultanze della verifica interna già disposta dalla Direzione Aziendale".

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