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Berlusconi candidato sindaco di Milano? La “pazza idea” affascina il centrodestra

Secondo il Corriere della sera Silvio Berlusconi potrebbe essere il candidato del centrodestra per la poltrona di sindaco di Milano alle prossime Comunali del 2016. L’ipotesi affascina l’entourage dell’ex premier, che però non conferma.
A cura di Francesco Loiacono
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Nella corsa alla poltrona di sindaco di Milano arriva il nome che potrebbe sparigliare le carte: Silvio Berlusconi. Il retroscena, raccontato dal Corriere della sera, è avvalorato da voci sempre più insistenti nei circoli di Forza Italia, nonché da qualche frase sibillina pronunciata dallo stesso ex premier lo scorso sabato a un evento degli azzurri: "A Milano tutto è iniziato e da Milano tutto potrebbe ripartire", ha detto Berlusconi, aggiungendo: "Nel 2016 dovremo riconquistare il Comune con un candidato sindaco che sarà la sintesi della nostra storia. Da Milano poi faremo ripartire anche l’Italia, dove siamo la maggioranza vera e naturale".

Il fattore tempo

Per valutare quanto l'ipotesi di una candidatura di Silvio Berlusconi a Palazzo Marino per il dopo Pisapia possa essere realistica va considerato il fattore tempo. In due diverse accezioni: se, da una parte, c'è chi fa notare che le Comunali 2016 arriverebbero al termine della sospensione per due anni dai pubblici uffici di Berlusconi dopo la condanna definitiva nel processo Mediaset, dall'altra c'è chi guarda alla questione anagrafica: il leader di Forza Italia nel 2016 compirà 80 anni, età forse troppo avanzata per iniziare un mandato impegnativo come quello di sindaco di Milano.

Gelmini: "Berlusconi candidato sindaco? Magari"

Nell'entourage di Berlusconi sono in tanti a credere che la sua candidatura sarebbe vincente: "Sarebbe senza dubbio la più forte in assoluto, quella capace, una volta di più, di unificare tutti, e non soltanto per il ruolo politico nazionale: lui sarebbe il miglior interprete di Milano e della sua capacità di costruire e di guardare avanti", spiega al Corriere la coordinatrice lombarda di Forza Italia Mariastella Gelmini. Che poi però aggiunge: "Non so se ci sia la sua disponibilità. Dico la verità, qualche tempo fa io ci avevo pensato e gliel’ho detto. Ma lui ha un po’ lasciato cadere la cosa".

Corsi e ricorsi storici

Il nome di Berlusconi come sindaco di Milano non è d'altronde una novità. La candidatura dell'allora Cavaliere era già stata proposta da Giuliano Ferrara nel 1997, come ricorda sempre sul Corriere l'ex assessore della giunta Albertini Sergio Scalpelli, come possibile strategia in risposta alla prima vittoria elettorale di Romano Prodi. E quando Gabriele Albertini fu candidato a Palazzo Marino, prima di scendere in campo – e vincere – chiese allo stesso Berlusconi se non volesse candidarsi direttamente lui: "Mi spiegò che aveva dei problemi con l’immunità parlamentare, le procure stavano serrando le file rispetto all’offensiva nei suoi confronti", spiega l'ex primo cittadino.

Insomma, forse è ancora troppo presto per capire se il nome di Berlusconi come possibile sindaco di Milano per il centrodestra sia ancora una boutade o un progetto concreto. Ma considerando la storia politica del leader di Forza Italia, più volte dato per finito e putualmente resuscitato, nulla vieta di immaginare che le prossime primarie per individuare il nome del centrodestra, auspicate da Maroni, Salvini e dalla stessa Gelmini, alla fine possano andare come ha ironicamente – ma non troppo – suggerito Paolo Del Debbio, ideologo e fondatore di Forza Italia: "Potrebbero essere con una cabina elettorale sola, in cui entra Berlusconi e vota: quelle sarebbero le primarie del centrodestra; ah, attenzione, lui potrebbe uscire dalla cabina elettorale e dire: ho vinto io".

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