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Bergamo, partorisce in casa guidata via telefono: mamma e figlio stanno bene

Una donna di Torre Boldone, piccolo comune in provincia di Bergamo, ha partorito in casa assistita telefonicamente dal personale paramedico dell’azienda regionale emergenza urgenza. Nella notte la donna ha avuto improvvisamente forti contrazioni e non ha potuto raggiungere l’ospedale più vicino: mentre un’ambulanza raggiungeva l’abitazione, lei e il compagno guidati al telefono hanno fatto nascere il loro bimbo.
A cura di Francesco Loiacono
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Ha partorito in casa, guidata al telefono dalla voce degli operatori dell'Azienda regionale di emergenza urgenza. Una mamma residente a Torre Boldone, piccolo comune in provincia di Bergamo, la scorsa notte si è resa conto che il bimbo che ospitava in grembo aveva evidentemente fretta di nascere. Troppa fretta, tanto da rendere impensabile raggiungere il più vicino ospedale. E così la donna e il compagno hanno chiamato il numero unico di emergenza dell'Areu, chiedendo l'intervento di un'ambulanza ma anche una sorta di "linea diretta" per guidarli nel parto ormai imminente. Gli operatori dell'Areu non si sono fatti trovare impreparati: mentre i loro colleghi montavano su un mezzo di soccorso per raggiungere l'abitazione della donna, hanno assistito a distanza, via telefono, i genitori che difatti hanno fatto nascere da soli il proprio figlio. Nel giro di pochi minuti comunque mamma, papà e figlioletto sono stati raggiunti dal personale paramedico. La donna e il bambino sono stati assistiti e poi trasportati per accertamenti all'ospedale di Alzano Lombardo: entrambi stanno bene.

Un precedente nel Pavese

Non è la prima volta che il personale del 118 (ora in realtà 112) assiste neo genitori che si ritrovano a dover far nascere in casa i propri figli perché impossibilitati a raggiungere l'ospedale. Un precedente si era verificato ad aprile dello scorso anno sempre in Lombardia, per la precisione a Gropello Cairoli, nel Pavese. In quel caso una donna all'ottavo mese di gravidanza aveva iniziato improvvisamente ad accusare le contrazioni. Il marito aveva chiamato il numero di emergenza e aveva fatto nascere il figlio, guidato dagli operatori. Anche in quella circostanza era andato tutto bene.

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