Bergamo, forno crematorio ancora in emergenza per il Covid-19: esercito trasporta 100 salme a Padova

Dalle prime immagini dei camion dell'Esercito che trasportano bare di defunti per Covid-19 in altre città, scattate il 18 marzo, sono passate ormai oltre due settimane. Eppure a Bergamo, nonostante i dati comunicati dalla Regione Lombardia e i primi, timidi segnali di miglioramento dai pronto soccorso cittadini, il Coronavirus continua a mietere morti. Troppi, tanto che il cimitero e il forno crematorio cittadini continuano a non riuscire a gestire il grande numero di salme da cremare. E così anche oggi, 2 aprile, una colonna di mezzi militari dell'Esercito è partita dal capoluogo di provincia lombarda con il suo triste carico: i feretri di chi è morto a causa di questo terribile nemico invisibile chiamato Covid-19.
Nella Bergamasca il 518 per cento di decessi in più rispetto al 2019
In tutta la Regione Lombardia i morti ufficiali per Coronavirus sono 7593, dato aggiornato a ieri, mercoledì 1 aprile. I numeri dei decessi a Bergamo, è ormai assodato, sono molti di più dei dati ufficiali: secondo le rilevazioni Istat sulla mortalità nei primi 21 giorni del mese di marzo, periodo di massima espansione dell’epidemia di Covid-19, nella Bergamasca l’aumento dei decessi è stato del 518,40 per cento. Da questo dato si capisce la grande sofferenza di un'intera città e soprattutto dei suoi servizi cimiteriali. Già ieri pomeriggio 25 salme erano partite da Bergamo con destinazione Padova. Nel pomeriggio di oggi il cimitero Maggiore della cittadina veneta si prepara ad accogliere un'altra trentina di feretri, ma in totale potrebbero essere 100 quelli che da Bergamo giungeranno a Padova. I feretri verranno accolti da una delegazione formata da autorità civili, militari e religiose, con in testa il sindaco padovano Sergio Giordani. Prima della cremazione i defunti riceveranno una benedizione. Si tratta purtroppo di scene che si ripetono con drammatica frequenza anche in altre città: da Bergamo le bare sono state portate in Emilia-Romagna e anche in altre cittadine lombarde, come Cinisello Balsamo.