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Bambino di San Donato Milanese rischia di annegare risucchiato dal bocchettone di una piscina

Un bambino di nove anni di San Donato Milanese, alle porte del capoluogo lombardo, ha rischiato di annegare risucchiato dal bocchettone di una piscina. L’incidente è accaduto in Liguria, in un campeggio di Borgio Verezzi. Il bimbo è stato salvato dal bagnino e dall’intervento di una coppia di infermieri pavesi in vacanza nella stessa struttura: è stato rianimato e non è in pericolo di vita.
A cura di Francesco Loiacono
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Paura la scorsa domenica in Liguria: un bambino di nove anni di San Donato Milanese, alle porte del capoluogo lombardo, ha rischiato di annegare in piscina. Secondo quanto riporta il quotidiano "Il Giorno", Il bimbo era in vacanza con la sua famiglia al camping Park Mar di Borgio Verezzi, in provincia di Savona. A un certo punto, mentre era in acqua, il bambino è però rimasto incastrato nel bocchettone della piscina: il bagnino lo ha prontamente portato a bordo vasca, dopo aver dovuto spegnere l'impianto d'aspirazione. Una volta a bordo piscina, per sua fortuna una coppia di infermieri pavesi che era in vacanza nella stessa struttura ha rianimato il bambino, il cui cuore ha ripreso a battere. Il bimbo è stato quindi trasportato con un elicottero all'ospedale Gaslini di Genova: non è in pericolo di vita.

Il precedente di Sara Francesca, ragazzina morta a Sperlonga

Il caso ricorda quanto avvenuto a inizio luglio a Sperlonga, in provincia di Latina: in quel caso una ragazzina di 13 anni, Sara Francesca Basso, morì in un incidente avvenuto all'interno della piscina del Grand Hotel Virgilio. La tredicenne venne risucchiata da un potente bocchettone della piscina, morendo per annegamento: sul caso è aperta un'inchiesta, dal momento che i primi esiti dell'autopsia non hanno chiarito se la ragazzina sia rimasta vittima di un malore e solo successivamente sia stata risucchiata dal bocchettone, o se la causa dell'annegamento sia stata direttamente la potenza dell'impianto di aspirazione. Anche nel caso del bimbo di San Donato non è chiaro se, prima di venire risucchiato, sia rimasto vittima di un malore: il piccolo e i suoi genitori devono comunque ringraziare i due infermieri pavesi, uno del San Matteo e l'altro della Maugeri, che hanno rianimato il bimbo, salvandogli la vita.

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